Gaza, la diretta – Hamas consegna 12 ostaggi alla Croce Rossa: 10 israeliani e 2 stranieri. Netanyahu: “La Striscia deve essere smilitarizzata e deradicalizzata”

Prima frizione tra le parti quando si è entrati nel quinto giorno di pausa umanitaria. Blinken annuncia una nuova visita in Israele e in Cisgiordania. Scontri a Ramallah e Tubas: due palestinesi uccisi

Aggiornato: 20:50

  • 15:48

    Generale Halevi: “Pronti a riprendere i combattimenti”

    “Opereremo per riportare a casa tutti gli ostaggi”: lo ha detto il capo di Stato maggiore israeliano, generale Herzi Halevi. Il ritorno di decine di ostaggi negli ultimi giorni “è un’ulteriore testimonianza (del successo, ndr) di una pressione militare significativa, unita ad una manovra terrestre possente e di qualità. L’esercito – ha aggiunto – è pronto a continuare i combattimenti” al termine della tregua.

  • 15:47

    Hamas: “Abbiamo risposto dopo che Israele ha violato la tregua”

    “In seguito ad una palese violazione da parte di Israele dell’accordo di cessate il fuoco nel nord della striscia di Gaza è avvenuta oggi una frizione tattica. I nostri combattenti hanno reagito a quella violazione “: lo ha reso noto Hamas, poco dopo che Israele aveva riferito di tre esplosioni in quella zona. “Noi siamo impegnati al cessate il fuoco fintanto che anche Israele lo sia. Facciamo appello ai mediatori affinchè premano su Israele per il rispetto di tutte le intese, in terra e in cielo”. L’incidente è avvenuto mentre si attende un nuovo rilascio di ostaggi. 

  • 15:36

    Esplosi tre ordigni nel nord di Gaza: tre soldati israeliani feriti

    Tre ordigni sono esplosi oggi nel nord della striscia di Gaza in prossimità delle forze israeliane, “in contrasto con le intese per il cessate il fuoco”. Lo ha riferito il portavoce militare di Israele. In uno di questi episodi, è stato aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto all’attacco. “Alcuni soldati sono rimasti feriti in modo non grave”, ha precisato il portavoce.

  • 15:35

    Qatar: “Pronti i 20 ostaggi da liberare in 48 ore”

    Il ministero degli Esteri del Qatar afferma che sta lavorando per un cessate il fuoco permanente a Gaza e che “con certezza” 20 ostaggi sono pronti per essere liberati nelle prossime 48 ore. “Stiamo lavorando per rafforzare il ruolo della mediazione del Qatar per raggiungere una tregua e poi il cessate il fuoco permanente – ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Majed al-Ansari – le priorità della mediazione sono donne e bambini, poi i maschi civili ed i militari”.

  • 14:19

    Droni israeliani sorvolano nord di Gaza

    Droni israeliani avrebbero sorvolato Beit Hanoon e altre aree nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta al Jazeera, citando un reporter indipendente che si trova nell’enclave palestinese. Questa mattina, ha aggiunto il corrispondente, l’artiglieria israeliana avrebbe condotto bombardamenti nelle zone occidentali e settentrionali della Striscia.

  • 14:10

    Blinken: “Continuare lavoro per liberare gli ostaggi a Gaza”

    “Sono molto felice di vedere il ritorno degli ostaggi alle loro case, ai loro cari, e continueremo il lavoro per portare a casa il maggior numero possibile di ostaggi: oggi alla ministeriale, tra le varie cose, affronteremo la crisi di Gaza e in generale la situazione in Medio Oriente“. Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken arrivando alla ministeriale Esteri della Nato.

  • 13:25

    Notificata morte del presunto ostaggio: era il fratello di una donna liberata

    La famiglia di Ravid Katz, che si credeva preso in ostaggio da Hamas, ha ricevuto la triste notizia che l’uomo è invece stato ucciso nell’attacco del 7 ottobre. La conferma è arrivata dopo l’identificazione dei suoi resti. Per la famiglia Katz è stato un brutto colpo dopo la gioia di aver potuto riabbracciare la sorella Doron Katz-Asher (34 anni) e le figlie Raz (5) e Aviv (2), liberate il 24 novembre, dopo essere state tenute 50 giorni in ostaggio a Gaza. Ravid, 51 anni, era padre di tre figli di 9 e 12 anni, e una piccola di quattro mesi. Viveva con la famiglia al kibbutz Nir Oz. Il 7 ottobre sua moglie Revital e i bambini si sono salvati nascondendosi nella stanza sicura di un vicino. Quando questa casa è stata data alle fiamme dagli assalitori di Hamas, la donna e i bambini sono riusciti tutti a nascondersi in un altro rifugio. “Ieri abbiamo ricevuto la triste notizia che Ravid Katz, il fratello di mia moglie Doron, è stato ucciso negli eventi del 7 ottobre -ha detto il cognato Yoni Asher, citato da Times of Israel – era un umo istruito, della bella terra d’Israele, un fantastico padre per Shahar, Shira e la piccola Alma, un partner per Revital. Lo ricorderemo sempre”.

  • 13:09

    Incontro a Doha tra il capo del Mossad e la Cia

    Il capo del Mossad David Barnea è a Doha per colloqui con il direttore della Cia Bill Burns e con alti funzionari del Qatar, come riporta il Times of Israel. L’incontro arriva dopo che Israele e Hamas hanno concordato un’estensione di due giorni della tregua temporanea per consentire il rilascio di almeno altri 20 ostaggi da Gaza.

  • 12:57

    Ambasciatore Israele: “Possibile prolungare tregua ma non più di 10 giorni”

    È possibile prolungare la tregua per ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi, ma “non indefinitamente” perché l’obiettivo d’Israele rimane quello di impedire che Hamas possa nuovamente attaccare dalla Striscia di Gaza. Lo ha detto all’Adnkronos l’ambasciatore israeliano a Roma Alon Bar, parlando di una tregua che in tutto non potrà durare più di dieci giorni. Inizialmente di quattro giorni, la tregua è stata già prolungata di altri due. Secondo Bar “è possibile” vi sia un altro prolungamento, “dipende da Hamas”, in Israele “vi è un forte desiderio di molte persone di poter riabbracciare i loro cari”. “La nostra aspettativa è che tutti gli ostaggi vengano rilasciati, con priorità ai più giovani e gli anziani”, ma anche i soldati che sono stati rapiti. Tuttavia, sottolinea il diplomatico, il prolungamento “non può essere indefinito, deve essere limitato nel tempo”. “Il governo israeliano ha chiarito di non voler andare oltre dieci giorni dall’inizio della tregua, perché noi abbiamo due importanti missioni: liberare tutti gli ostaggi e far sì che Hamas non abbia più le capacità militari per attaccare Israele dalla Striscia di Gaza”, spiega Bar, pur non escludendo che il governo possa poi prendere altre decisioni bilanciando questi due obiettivi.

  • 12:24

    Oms: si rischiano più morti per malattie che per bombe

    C’è il rischio che muoiano più persone a causa di malattie che a causa dei bombardamenti a Gaza se il sistema sanitario del territorio non viene rimesso in piedi rapidamente: lo ha detto un portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità, come riporta il Guardian. “Alla fine vedremo più persone morire di malattie che di bombardamenti se non saremo in grado di rimettere in piedi questo sistema sanitario”, ha detto Margaret Harris dell’Oms.