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Tel Aviv: “Ucciso il capo degli 007 di Hamas”. Che diffonde primo video con israeliana ostaggio a Gaza e annuncia di avere 250 prigionieri

Tel Aviv: “Ucciso il capo degli 007 di Hamas”. Che diffonde primo video con israeliana ostaggio a Gaza e annuncia di avere 250 prigionieri
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Hamas diffonde primo video con israeliana ostaggio a Gaza

Hamas ha diffuso il primo video di una israeliana in ostaggio a Gaza. Lo riferiscono i media. Nel video la donna dice di chiamarsi Maya Sham della città di Shohaam rapita mentre tornava da una festa a Sderot, vicino la Strscia. “Ho ventuno anni – afferma l’ostaggio – In questo momento mi trovo a Gaza. Sono tornata sabato mattina presto da una festa a Sderot. Sono rimasta gravemente ferita alla mano. Mi hanno portato a Gaza e mi hanno portato qui all’ospedale. Si sono presi cura di me, mi hanno fornito le medicine. Ti chiedo solo di riportarmi a casa il più presto possibile dalla mia famiglia. Dai miei genitori, i miei fratelli. Per favore fatemi uscire di qui il più presto possibile.” 

Momenti chiave

  • Incontro Blinken-Netanyahu
  • Blinken in Israele
    • 19:15

      Wall Street Journal: “Scelti 2.000 soldati Usa da dispiegare in aiuto Israele”

      L’esercito americano ha selezionato circa 2.000 soldati per prepararsi a un potenziale dispiegamento a sostegno di Israele quando lancerà l’offensiva di terra a Gaza. Lo hanno riferito fonti del Pentagono al Wall Street Journal precisando che i militari avrebbero compiti di consulenza e supporto medico e non sarebbero coinvolti “nel combattimento“.

    • 19:08

      Sirene di allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele

      Le sirene d’allarme risuonano nuovamente a Tel Aviv e nell’area centrale di Israele.

    • 18:57

      Msf: “A Gaza ospedali al collasso, molti medici andati via”

      “Gli ospedali a Gaza funzionano a malapena. Molti medici sono andati via con le loro famiglie, mancano i medicinali anche nelle farmacie private. Nel reparto ustionati dell’ospedale Al Shifa sono presenti solo un chirurgo, un anestesista e non ci sono infermieri. Non so cosa succederà domani e dove saremo”. Questa la situazione degli ospedali secondo Mohammed Abu Mughaiseeb, vicecoordinatore medico di Medici Senza Frontiere a Gaza.

    • 18:55

      Ministro Difesa Israele: “Ci aspetta una lunga guerra”

      Il ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant, ha avvertito che “ci aspetta una lunga guerra”. Lo ha detto incontrando il segretario di Stato americano, Antony Blinken, come riporta il Guardian. “Il prezzo sarà alto, ma vinceremo per Israele, per il popolo ebraico e per i valori in cui credono entrambi i Paesi”, ha aggiunto. In un breve commento ai media, Blinken ha affermato che Israele “avrà sempre il sostegno degli Stati Uniti“.

    • 18:54

      Cremlino: “Putin, Abu Mazen e al Sisi concordi su necessità di una tregua”

      “La necessità di un cessate il fuoco tempestivo e dell’instaurazione di una tregua umanitaria per fornire urgentemente assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno” è stata espressa “unanimamente” nelle conversazioni telefoniche del presidente russo Vladimir Putin con i presidenti dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi, dell’Iran Ebrahim Raisi, della Siria Bashar al Assad e dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen: lo sostiene il Cremlino, ripreso dalla Tass.

    • 18:50

      Israele contro Oms: “Ha distorto ordine di evacuazione”

      Il ministero della Sanità israeliano ha attaccato l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, per le sue critiche all’assedio di Israele alla Striscia di Gaza. “Gli sforzi di Israele per salvare vite umane evacuando i civili dalla zona di conflitto nel nord di Gaza sono stati perversamente distorti e diffamati al servizio degli sforzi di Hamas per continuare a utilizzare i civili di Gaza come scudi umani”, afferma il ministero in una nota. “Mentre Hamas imperversava nelle città israeliane uccidendo bambini, violentando donne e prendendo in ostaggio malati e anziani, compresi i sopravvissuti all’Olocausto, l’Organizzazione mondiale della sanità si concentrava principalmente sulla cessazione delle ostilità”, continua la nota, “la richiesta di evacuazione dei civili dalla zona di conflitto è una misura per proteggere i civili nonostante gli sforzi di Hamas di metterli in pericolo”.

    • 18:47

      Capo dello Shin Bet fa mea culpa: “Non abbiamo evitato l’attacco, responsabilità è mia”

      Mea culpa del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, per l’attacco lanciato il 7 ottobre da Hamas contro Israele. Rivolgendosi ai dipendenti dell’agenzia che si occupa della sicurezza interna dello Stato ebraico, Bar ha spiegato che è sua responsabilità non aver previsto l’attacco.
      “Nonostante una serie di azioni che abbiamo intrapreso, purtroppo, non siamo riusciti a generare un avvertimento sufficiente che ci avrebbe permesso di contrastare l’attacco. Come capo dell’organizzazione, la responsabilità di questo ricade su di me”, ha dichiarato il capo dello Shin Bet, citato da Haaretz.

    • 18:34

      Cremlino: “Preoccupati da aumento vittime civili a Gaza”

      “Estrema preoccupazione per l’escalation su larga scala delle ostilità, accompagnata da un catastrofico aumento del numero di vittime civili e da una crisi umanitaria sempre più profonda nella Striscia di Gaza” è stata espressa nelle conversazioni telefoniche tra Putin e i presidenti dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi, dell’Iran Ebrahim Raisi, della Siria Bashar al Assad e dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen: lo sostiene il Cremlino, ripreso dalla Tass.

    • 18:29

      Iran: “Il tempo per una soluzione politica sta per scadere”

      “Sta per scadere” il tempo per trovare una soluzione politica alla crisi in Medio Oriente. Lo ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, annunciando di aver parlato dell’escalation tra Hamas e Israele con i suoi omologhi di Malesia, Pakistan e Tunisia. Secondo il capo della diplomazia di Teheran, “la probabile diffusione della guerra ad altri fronti si sta avvicinando a una fase inevitabile“.

    • 18:07

      Putin ribadisce: “Bisogna creare lo Stato palestinese”

      Nei colloqui telefonici avuti oggi con i leader di vari Paesi mediorientali il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito che Mosca è favorevole ad una “giusta risoluzione della questione palestinese” tramite la creazione di uno Stato indipendente palestinese. Lo riferisce il Cremlino citato dall’agenzia Interfax.

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