Putin: “Non capisco perché la portaerei Usa sia vicina a Israele”
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di “non capire” perché gli Usa sta dispiegando portaerei vicino alla costa di Israele. Lo riferisce l’agenzia Tass.
Momenti chiave
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di “non capire” perché gli Usa sta dispiegando portaerei vicino alla costa di Israele. Lo riferisce l’agenzia Tass.
La questione palestinese “è nel cuore di ogni musulmano”, che la percepisce “come una manifestazione di ingiustizia al massimo livello”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dall’agenzia Interfax.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il leader di Unità Nazionale Benny Gantz stanno finalizzando un accordo per la formazione di “un governo di emergenza nazionale” di fronte alla situazione di guerra con Hamas. I due, riferiscono i media, si sono incontrati stamattina nel quartier generale dell’esercito a Tel Aviv, per discutere come potrebbe funzionare il governo. Ex capo di Stato maggiore ed ex ministro della Difesa, Gantz chiede la creazione di un gabinetto di guerra ristretto composto da un piccolo gruppo di ministri con il potere di adottare decisioni sulla conduzione del conflitto. Netanyahu vuole però poter essere sicuro di poter dire l’ultima parola su ogni decisione. Al momento non vi è stato nessun annuncio formale su un possibile accordo. A quanto scrivono i media, l’accordo è anche ritardato dalla forte opposizione all’intesa di Sara, la moglie di Netanyahu. Inoltre il ministro per la Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir si oppone al gabinetto ristretto e avrebbe criticato l’operato di Gantz come capo di stato maggiore, anche se ha smentito pubblicamente di non voler l’entrata di Gantz al governo. Leader del partito di ultra destra Otzma Yehudit, Ben Gvir non ha alcuna esperienza militare dato che è stato esentato dal servizio di leva perché giudicato troppo estremista.
Sarebbero oltre mille le abitazioni completamente distrutte nella Striscia di Gaza, mentre altre 12mila ‘unità immobiliari di ogni genere’ sono state parzialmente danneggiate. Il dato, si apprende da fonti qualificate, è riportato in uno degli ultimi report che dall’inizio del conflitto in Israele finiscono sui tavoli degli apparati di sicurezza di tutta Europa.
Secondo le fonti, i raid di Israele avrebbero colpito complessivamente 2.250 obiettivi riferibili alle fazioni armate nella Striscia. Colpiti anche parzialmente 7 ospedali, 48 scuole e dieci strutture sanitarie.
Era stato annunciato che alle 14 sarebbero state interrotte. L’unica centrale elettrica di Gaza è rimasta senza carburante e si è spenta. Lo ha reso noto un funzionario dell’Autorità per l’energia della Striscia, che resta così al buio.
Il ministero dell’Interno israeliano ha annunciato il rinvio delle prossime elezioni per i consigli comunali e regionali di “almeno tre mesi” a causa della guerra. Lo riporta il Times of Israel. L’ultima volta che le elezioni furono rinviate è stato fu durante la guerra dello Yom Kippur del 1973, sottolinea ancora il quotidiano israeliano.
Il Ministero degli Affari Esteri di Madrid ha appena comunicato la morte della cittadina ispano-israeliana Maya Villalobo Sinvany, che stava prestando servizio militare, scomparsa dopo gli attacchi terroristici di Hamas in Israele. Nessuna notizia, al momento, dell’altro cittadino iberico che risulta ancora scomparso: è Iván Illarramendi, un cittadino di Zarautz, una città basca, che viveva in un kibbutz.
I caccia israeliani hanno colpito il quartier generale della Mezzaluna Rossa palestinese nella parte settentrionale della Striscia di Gaza. Ad annunciarlo è stata la stessa organizzazione, precisando che l’attacco non ha provocato feriti. L’esercito israeliano sta compiendo verifiche per accertare l’accaduto.
In Israele si andrebbe verso lo stop alle attività di Al Jazeera News. E’ l’agenzia Tps a dare notizia dell’iniziativa del ministro delle Comunicazioni israeliano, Shlomo Karhi, che sta avviando le procedure per “regolamenti d’urgenza” che saranno discussi questa sera durante una riunione di governo. No comment dall’ufficio di Karhi. La notizia arriva mentre prosegue l’escalation innescata dall’attacco di sabato di Hamas in Israele.