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Russia, la diretta – Il cardinale Zuppi al Cremlino per 2 giorni. Kiev: “Non ci servono mediatori”. Mosca trasferisce all’esercito le armi pesanti della Wagner

Russia, la diretta – Il cardinale Zuppi al Cremlino per 2 giorni. Kiev: “Non ci servono mediatori”. Mosca trasferisce all’esercito le armi pesanti della Wagner
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Kiev frena di nuovo il Vaticano: “Zuppi a Mosca? Non ci servono mediatori”

“La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa in modo molto aperto: non abbiamo bisogno di alcuna mediazione, e questo perché abbiamo avuto cattive esperienze. Non ci fidiamo della Russia”. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, a proposito dell’annunciata visita a Mosca dell’inviato di pace del Papa, cardinale Matteo Zuppi, aggiungendo tuttavia che se dovesse ottenere risultati sui problemi dei bambini deportati in Russia e sulla scambio dei prigionieri, questi risultati sarebbero benvenuti. In un briefing con giornalisti ucraini e stranieri e Kiev, Yermak ha detto di avere molta stima del cardinale Zuppi e nel ruolo del Vaticano. “Solo che la nostra posizione sulla pace è espressa dalla Formula di Pace in 10 punti”, presentata alla comunità internazionale del presidente, Volodymyr Zelensky. Nel corso della sua visita a Kiev di tre settimane fa, nel suo incontro con Zelensky il cardinal Zuppi “si è espresso molto favorevolmente” sul piano di pace ucraino. “Zuppi – ha detto Yermak – è certamente libero di andare a Mosca. Ma per noi non è una mediazione. Noi non ci fidiamo della Russia. Zero. Però, se Zuppi dovesse farsi ascoltare e ottenere dei risultati sui due punti che discusse con Zelensky, cioè sul ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia e sullo scambio dei prigionieri con Mosca, allora questi risultati sarebbero certamente benvenuti”, ha detto Yermak.

Momenti chiave

  • Zuppi arrivato a Mosca
    • 13:00

      Putin: “Esercito e popolo non sono stati dalla parte della Wagner”

      L’esercito di Mosca e il popolo russo non sono stati dalla parte degli “ammutinati”, ovvero dei mercenari del gruppo Wagner che sabato hanno intrapreso la loro marcia verso la capitale russa per poi fermarsi a 200 chilometri dall’arrivo. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un discorso al personale militare riunito al Cremlino, come riporta la Ria Novosti. “Le persone che sono state attratte dalla ribellione hanno visto che l’esercito e il popolo non erano con loro. Il dispiegamento rapido e preciso delle forze dell’ordine ha permesso di fermare lo sviluppo estremamente pericoloso della situazione nel Paese e di prevenire vittime civili”, ha detto Putin.

    • 12:51

      Ue invia 500 generatori per la diga di Kakhovka

      A seguito dell’assistenza già fornita all’Ucraina tramite il meccanismo di protezione civile dell’Ue e i partner umanitari, l’Ue sta ora dispiegando in Ucraina 500 generatori di energia dalla sua scorta rescEU ospitata dalla Polonia all’indomani della rottura della diga di Nova Kakhovka. Lo comunica la Commissione europea in una nota. I generatori saranno utilizzati per ripristinare infrastrutture critiche come stazioni di pompaggio dell’acqua e stazioni fognarie nelle aree colpite dell’Ucraina meridionale. I generatori sono di varie taglie che vanno da 12,5 kVA a 1100 kVA per un valore economico complessivo di 16 milioni di euro. 

    • 12:45

      Peskov: “Putin non esce indebolito dalla rivolta Wagner”

      Il presidente russo Vladimir Putin non è stato indebolito dalla rivolta armata del gruppo Wagner e la sua autorità non è stata erosa. Lo ha assicurato il suo portavoce, Dmitry Peskov, che ha deriso gli “scatti d’ira ultra-emotivi di esperti politici e pseudo-politici” che hanno speculato sulla stabilità dell’autorità del presidente russo dopo l’ammutinamento.

    • 12:43

      Putin: “Esercito e forze di sicurezza hanno impedito la guerra civile”

      L’esercito e le forze di sicurezza russe hanno di fatto impedito lo scoppio di una guerra civile. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalla Tass.  

    • 12:43

      Armi pesanti e tank alla Guardia Nazionale russa

      La Guardia Nazionale russa, che dipende direttamente dal Cremlino e ha il compito di mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza dei siti governativi, sarà equipaggiata con armi pesanti e carri armati. Lo ha detto il suo comandnate, Viktor Zolotov, citato dall’agenzia Ria Novosti.  

    • 12:29

      Cremlino: “Non abbiamo informazioni su dove sia Prigozhin”

      “Non ho tali dati e non posso dirvi nulla”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda su dove si trovi in questo momento il capo della milizia Wagner Yevgeny Prigozhin. Lo riporta Ria Novosti. Questa mattina i media ucraini avevano affermato che il jet privato di Prigozhin era atterrato all’aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk, in Bielorussia.  

    • 12:26

      Oggi nuovo discorso di Putin alla nazione

      Il Presiente russo Vladimir Putin ha riunito i vertici della sicurezza e della difesa al Cremlino. Putin sta preparando un nuovo discorso alla nazione, scrive il sito di notizie indipendente Mediazona, rilanciando un video con le immagini delle formazioni militari all’interno del Cremlino raccolte da Radio Mayak.

    • 12:25

      Domani e dopo domani Zuppi in missione a Mosca

      Si concretizza la seconda tappa della missione di pace del Papa. “Si comunica che nei giorni 28 e 29 giugno, il cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, compirà una visita a Mosca, quale Inviato di Papa Francesco”. Lo fa sapere la Santa Sede. “Scopo principale dell’iniziativa è incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace”, spiega la Santa Sede. La prima tappa della missione del presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, come inviato del Papa si era svolta gli scorsi 5 e 6 giugno quando Zuppi era stato a Kiev dove aveva incontrato Zelensky. Una missione che, come ha più volte spiegato il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, non ha “come scopo immediato la mediazione’ ma che ha l’obiettivo di “cercare di favorire un ambiente che possa portare a percorsi di pace”.

    • 11:44

      Filorussi: “Saltato tratto ferroviario della Crimea occupata”

      Le autorità filorusse della Crimea affermano che è stato fatto saltare un tratto della rete ferroviaria nella Crimea occupata. “I binari ferroviari sono stati danneggiati nel distretto di Kirov. Non vi sono vittime”, ha detto a Ria Novosti il governatore filorusso, Sergey Aksyonov, aggiungendo che i lavori di riparazione dureranno fra le quattro e le otto ore. Diversi canali Telegram russi, riferisce Ukrainska pravda, scrivono che persone sconosciute hanno fatto saltare i binari. Secondo il canale Baza, un vagone merci è deragliato per effetto dell’esplosione.

    • 11:38

      Lukashenko: “Non ci sono eroi, se crolla Mosca moriremo tutti”

      “Non ci sono eroi” nella rivolta armata guidata dal gruppo Wagner contro Mosca e risolta anche grazie al ruolo di mediazione svolto dal presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko. Lo ha detto lui stesso durante una riunione con i vertici delle sue forze armate, affermando che “ritengo che se la Russia crolla, tutti rimaniamo sotto le macerie. Moriremo tutti”. Secondo Lukashenko, quindi, “in nessun caso dovreste fare di me un eroe, né di me, né di Putin o di Prigozhin”. E questo “perché tutti abbiamo perso di vista la situazione e poi abbiamo pensato come poteva essere risolta” e perché “due persone che hanno combattuto al fronte si sono scontrate”.