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Russia, la diretta – Il cardinale Zuppi al Cremlino per 2 giorni. Kiev: “Non ci servono mediatori”. Mosca trasferisce all’esercito le armi pesanti della Wagner

Russia, la diretta – Il cardinale Zuppi al Cremlino per 2 giorni. Kiev: “Non ci servono mediatori”. Mosca trasferisce all’esercito le armi pesanti della Wagner
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Kiev frena di nuovo il Vaticano: “Zuppi a Mosca? Non ci servono mediatori”

“La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa in modo molto aperto: non abbiamo bisogno di alcuna mediazione, e questo perché abbiamo avuto cattive esperienze. Non ci fidiamo della Russia”. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, a proposito dell’annunciata visita a Mosca dell’inviato di pace del Papa, cardinale Matteo Zuppi, aggiungendo tuttavia che se dovesse ottenere risultati sui problemi dei bambini deportati in Russia e sulla scambio dei prigionieri, questi risultati sarebbero benvenuti. In un briefing con giornalisti ucraini e stranieri e Kiev, Yermak ha detto di avere molta stima del cardinale Zuppi e nel ruolo del Vaticano. “Solo che la nostra posizione sulla pace è espressa dalla Formula di Pace in 10 punti”, presentata alla comunità internazionale del presidente, Volodymyr Zelensky. Nel corso della sua visita a Kiev di tre settimane fa, nel suo incontro con Zelensky il cardinal Zuppi “si è espresso molto favorevolmente” sul piano di pace ucraino. “Zuppi – ha detto Yermak – è certamente libero di andare a Mosca. Ma per noi non è una mediazione. Noi non ci fidiamo della Russia. Zero. Però, se Zuppi dovesse farsi ascoltare e ottenere dei risultati sui due punti che discusse con Zelensky, cioè sul ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia e sullo scambio dei prigionieri con Mosca, allora questi risultati sarebbero certamente benvenuti”, ha detto Yermak.

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  • Zuppi arrivato a Mosca
    • 16:47

      Usa: “Prigozhin in un hotel senza finestre per proteggerlo”

      “Immagino – anche se è solo una voce – che Prigozhin si trovi in uno dei pochi hotel di Minsk che non ha finestre, forse per proteggerlo dai tentativi di omicidio”. Lo ha detto il capo del comitato di intelligence del Senato degli Stati Uniti Mark Warner alla Nbc, sottolineando di aver ricevuto informazioni che il capo della Wagner era effettivamente nella capitale bielorussa.

    • 16:46

      Lukashenko conferma: “Prigozhin è in Bielorussia”

      Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha confermato la presenza del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia. “Le garanzie di sicurezza, come promesso ieri, sono state fornite. Prigozhin oggi è in Bielorussia”, ha detto Lukashenko citato dall’agenzia Belta.

    • 16:46

      Il manager italiano fermato è in libertà vigilata

      Il manager italiano fermato a Mosca non è agli arresti ma si trova in libertà vigilata in attesa del processo. Lo si apprende da fonti informate.

    • 15:52

      Manager italiano dell’energia arrestato a Mosca

      Un manager italiano è stato arrestato a Mosca. Lo confermano fonti della Farnesina, sottolineando che il consolato generale si sta occupando del caso e senza aggiungere altro. Secondo quanto si apprende da altre fonti, si tratterebbe di Giovanni Di Massa, 61 anni, uno dei top manager della compagnia energetica Iss International.

    • 15:35

      Media: “Verso un’altra proroga del mandato di Stoltenberg per un anno”

      Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg potrebbe restare per un altro anno alla guida dell’Alleanza atlantica. Secondo fonti citate da Euractiv.com, probabilmente il suo mandato verrà prorogato per un altro anno domani. Il segretario alla Difesa britannico, Ben Wallace, uno dei possibili candidati a succedere al politico norvegese, sei giorni fa in un’intervista all’Economist aveva escluso la propria nomina, spiegando che gli Usa vogliono che Stoltenberg rimanga al suo posto.

    • 15:28

      Lukashenko: “I miliziani della Wagner ci porteranno esperienza”

      La Bielorussia non ha nulla da temere dall’arrivo dei miliziani Wagner, che anzi possono essere utili alle forze armate di Kiev per la loro esperienza. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko incontrando il ministro della Difesa Viktor Khrenin. “Ci diranno cosa è importante adesso” in fatto di armi e strategia sul campo, ha affermato Lukashenko, citato dall’agenzia Ria Novosti. 

    • 14:40

      Orban: “Inaccettabile dare 50 miliardi a Kiev dai fondi Ue”

      Il premier ungherese Viktor Orban è tornato ad attaccare la revisione di bilancio proposta dalla Commissione europea in occasione dei lavori preparatori in vista del Consiglio europeo in programma giovedì e venerdì prossimo. Il primo ministro ha bollato la proposta come “insignificante e inadatta al dibattito”. “Non è accettabile – scrive Orban in un tweet – che Bruxelles voglia concedere 50 miliardi di euro di aiuti aggiuntivi all’Ucraina, mentre non sappiamo nulla sull’utilizzo dei fondi Ue inviati dall’inizio della guerra”.

    • 14:35

      Putin: “Spero che i capi della Wagner non abbiano rubato, controlleremo”

      Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di sperare che i responsabili della Wagner “non abbiano rubato nulla”, ma ha aggiunto che saranno fatti gli opportuni controlli. Putin ha aggiunto che nell’ultimo anno lo Stato ha finanziato la Wagner per un totale di 86 miliardi di rubli (circa un miliardo di euro). Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. 

    • 14:34

      Putin: “Rischiavamo di perdere tutte le conquiste in Ucraina”

      Se non fosse stato fermato l’ammutinamento della Wagner nel fine settimana tutti i risultati ottenuti finora nel conflitto in Ucraina “sarebbero andati perduti”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall’agenzia Ria Novosti. “Non si sa cosa sarebbe stato del Paese – ha sottolineato Putin – ma tutti i risultati ottenuti nei combattimenti saranno andati perduti”.  

    • 13:20

      Putin: “Non è stato necessario richiamare i soldati dall’Ucraina”

      La Russia “non ha dovuto rimuovere unità militari” dalle zone di combattimento in Ucraina per affrontare l’ammutinamento della Wagner. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin parlando sulla Piazza delle Cattedrali al Cremlino a reparti dell’esercito e delle forze di sicurezza. La sicurezza interna, ha aggiunto, è stata garantita da unità del ministero della Difesa, della Guardia Nazionale e personale del ministero dell’Interno.