Il mondo FQ

Alluvione in Romagna, la diretta – Meloni in visita nei luoghi colpiti: “Garantire risposte immediate”. Gli evacuati sono oltre 26mila

Alluvione in Romagna, la diretta – Meloni in visita nei luoghi colpiti: “Garantire risposte immediate”. Gli evacuati sono oltre 26mila
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

Il riassunto della giornata

“Il governo c’è. E’ stata una tragedia ma può essere un’occasione per rinascere più forti”. Dopo aver lasciato in anticipo il G7 in Giappone per rendersi conto di come l’alluvione ha massacrato l’Emilia-Romagna, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni visita finalmente il territorio devastato tra Ravenna, Forlì e Faenza e promette “risposte immediate”. Esclude che si possano utilizzare i fondi del Pnrr anche se è consapevole che serviranno “molte risorse” per riparare i “danni”, ad ora difficili anche da stimare. All’uscita dalla Prefettura di Ravenna, dopo ore in cui ha fatto perdere le proprie tracce, la premier ricorda che martedì è convocato il Consiglio dei ministri in cui si discuterà dei danni e degli aiuti da distribuire.

Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini del resto è stato chiaro: “C’è gente che ha perso tutto in casa e nella propria impresa, avremo bisogno di rimborsi al 100% come fu per il terremoto. Poi serve la ricostruzione materiale di ciò che ha ceduto”. E fa di conto: “Oltre 600 strade, 300 frane attive. La collina e la montagna non andranno dimenticate, sono franati interi boschi e poi servono norme primarie e procedure speditive”. La premier, accompagnata dal viceministro Galeazzo Bignami, ha girato in auto prima la zona di Ravenna, poi il forlivese e per non dare nell’occhio ha incontrato Bonaccini al casello autostradale di Forlì, per poi proseguire il suo giro a Faenza e di nuovo a Ravenna, incontrando sindaci e gente comune. Intanto davanti alla prefettura di Forlì un gruppetto di giovani Fridays for Future erano pronti a contestarla, senza sapere che non sarebbe mai arrivata.

“Bisogna lavorare – ha spiegato Meloni – sugli indennizzi e sulla ricostruzione ma questo richiede una stima completa e va fatto anche un lavoro sulla semplificazione delle procedure, questa forse ora è una delle cose più strategiche: capire dove debba stare la responsabilità, come facciamo a contare le risorse di cui disponiamo in tanti livelli istituzionali e cercare di concentrarle per spendere subito quello che possiamo spendere”. La necessità principale, come ha sottolineato il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, che dopo aver parlato al telefono con Meloni ha detto di prendere sul serio il suo impegno, è agire “in tempi celeri, altrimenti questo sentimento positivo che nella tragedia si è sviluppato si trasformerà in rabbia”. Intanto, circa 10mila dei 36 sfollati hanno fatto rientro nelle loro abitazioni. Ma in Romagna si continua a spalare. E sarà così per giorni. Almeno, nel frattempo, è rispuntato il sole, da lunedì riaprono molte scuole e riparte la tratta ferroviaria tra Forlì e Cesena. 

  • 12:21

    Il Papa rinnova la solidarietà all’Emilia-Romagna

    “Rinnovo di cuore la mia vicinanza alla popolazione dell’Emilia Romagna, colpita in questi giorni dalle inondazioni”. Lo ha detto papa Francesco al Regina Caeli in Piazza San Pietro, ricordando che oggi inizia la Settimana Laudato Sì.

  • 10:45

    A Ravenna il livello dei canali è stabile

    La situazione relativa all’emergenza alluvione in corso è stata monitorata tutta la notte e al momento appare sostanzialmente invariata. È quanto fa sapere il Comune di Ravenna attraverso l’aggiornamento quotidiano del sito internet istituzionale. Aggiungendo che “il livello dei canali è stabile”. Intanto, continuano le azioni messe in campo per consentire il deflusso più veloce possibile delle acque della rete dei canali consortili. La superficie del territorio comunale, attualmente evacuata, è circa 10 mila ettari, per una popolazione residente di 12.927 persone. Nelle scorse cinque notti il sistema di accoglienza messo in campo dal Comune di Ravenna, sia attraverso l’allestimento di punti di Protezione civile che attraverso la collocazione di sfollati in albergo, ha fatto registrare 1.444 pernottamenti in 60 strutture alberghiere mentre, per quanto riguarda gli hub di Protezione civile, si sono avvicendate nei giorni oltre 3.200 persone. Nella notte appena trascorsa sono stati circa 180 gli sfollati che hanno trovato riparo negli hub organizzati.

  • 10:33

    Chiusa al traffito la statale Adriatica a Cervia

    La strada statale 16 “Adriatica” è provvisoriamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, tra il km 171 e il km 173, a Cervia, in provincia di Ravenna. La chiusura temporanea del tratto stradale, come concordato in sede di tavolo tecnico, è prevista fino alla 6 di domani mattina, lunedì 22 maggio, e si è resa necessaria per consentire gli interventi dei vigili del fuoco legati all’emergenza maltempo. Il traffico in entrambe le direzioni è deviato sulla viabilità interna del Comune di Cervia, in particolare su Via Martiri Fantini, Via Maccanetto e Viale G. di Vittorio. Il personale Anas e le Forze dell’Ordine sono presenti sul posto per la gestione della viabilità e per ripristinare la transitabilità appena possibile.

  • 10:32

    Quasi 4mila interventi dei vigili del fuoco

    Quasi 4mila interventi sono stati effettuati dai vigili del fuoco in Emilia Romagna. Gli uomini impegnati nelle operazioni di soccorso sono 1.121: 301 al lavoro nella provincia di Forlì e 506 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità. Trecentotrenta sono i soccorritori acquatici, 80 gli esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 38 le unità specialistiche speleo alpino fluviali, 21 i sommozzatori. Dei mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 35 sono piccoli natanti, 7 gli anfibi, 14 le pompe e idrovore, 4 gli elicotteri, di cui 3 AW139 e 1 S-64 e 10 i droni. Gli interventi effettuati finora sono 3.998: 1.202 a Bologna, 1.508 a Ravenna, 970 a Forlì Cesena, 318 a Rimini.

  • 10:31

    Po esonda tra le province di Cuneo e Torino

    Dopo avere raggiunto il livello di guardia, 4 metri di altezza, il Po questa mattina è esondato a Villafranca Piemonte, al confine tra le province di Cuneo e Torino. Esondazioni si sono verificate anche nel paese di Cardè. Una piena ordinaria – precisa il sindaco di Cardè Matteo Morena -. La situazione è di allerta, ma sotto controllo. Abbiamo chiuso alcune strade, e manteniamo alta l’attenzione”. Chiuse le provinciali tra Cardè e Villafranca e tra Cardè e Crocera di Barge, oltre alla statale Saluzzo-Pinerolo all’altezza di Staffarda. Chiusa, più a valle, al provinciale tra Faule e Pancalieri, sempre per la piena del Po.