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Romagna, diretta – 15mila sfollati. Nel Ravennate scarseggiano cibo e acqua per 100mila abitanti. E resta l’allerta rossa: prevista altra pioggia

Romagna, diretta – 15mila sfollati. Nel Ravennate scarseggiano cibo e acqua per 100mila abitanti. E resta l’allerta rossa: prevista altra pioggia
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Allarme nel Ravennate, scarseggiano cibo e acqua per 100mila abitanti

Tra sfollati in centri di accoglienza e residenti costretti da tre giorni a rimanere in casa, diversi comuni dei 9 che compongono l’Unione della Bassa Romagna – 100mila abitanti in totale su circa 100 kmq dei quali l’80-90 per cento alluvionati – sono alle prese con un grosso problema legato all’approvvigionamento di cibo e acqua, a partire dal comune più piccolo (Sant’Agata sul Santerno, meno di 3.000 abitanti) e forse il più colpito dall’alluvione su tutta la provincia di Ravenna tanto che i morti finora recuperati sono due.
Praticamente tutta la popolazione di Sant’Agata sul Santerno è chiusa in casa o si è rifugiata in centri nelle vicine Massa Lombarda e Lugo. Lo stesso sindaco Enea Emiliani l’altra notte è stato aiutato con un elicottero a uscire dal Municipio e ora si trova in un centro. La rottura del Santerno, fiume al quale è addossato il piccolo comune romagnolo, è stata violenta e rapida nella notte tra 16 e 17 maggio: le persone sono poi rimaste bloccate diverse ore prima dell’arrivo del grosso dei soccorsi impegnati in altri punti del territorio.
Le forniture della cucina mobile della Protezione Civile regionale – hanno spiegato dall’Unione – hanno difficoltà a giungere i luoghi e i supermercati o sono chiusi o sono stati presi d’assalto. Molti comuni dell’Unione oltre Sant’Agata sono rimasti senza corrente e hanno problemi alle linee telefoniche. A Lugo, allagata da ieri, praticamente tutte le famiglie sono chiuse in casa: se la situazione non dovesse migliorare, il problema cibo e acqua è destinato a esplodere.

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    • 11:31
    • 11:31
    • 11:00

      Chigi: “Provvedimenti urgenti nel prossimo Cdm”

      Il prossimo Consiglio dei ministri, convocato per le ore 11 di martedì 23 maggio, sarà dedicato in larga parte ai primi urgenti provvedimenti relativi alla grave alluvione che ha colpito le popolazioni dell’Emilia-Romagna e di alcune zone delle Marche e della Toscana. Oltre alla rimodulazione dell’ordinanza di Protezione civile, che aveva già dichiarato nei giorni scorsi lo stato di emergenza, con l’estensione del perimetro della relativa area, all’ordine del giorno ci sarà un decreto-legge con i primi stanziamenti e con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi, giudiziari e di altro tipo. Al termine del Cdm il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i ministri aventi a vario titolo competenza per l’emergenza, incontrerà il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che sarà accompagnato da rappresenti delle parti sociali del territorio. È quanto si legge in una nota di palazzo Chigi.

    • 10:58
    • 10:39

      Vicepresidente Emilia-Romagna: “Danni per almeno cinque o sei miliardi”

      “Rispetto alla quantificazione, enorme, dei danni abbiamo bisogno sicuramente di importi significativi e straordinari, perché se un miliardo era la stima degli eventi del 2 e del 3 maggio ecco, questo evento è estremamente più importante e si quantifica in diversi miliardi”. Così a SkyTg24, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessora alla Protezione civile, Irene Priolo. “Fare una conta è complicatissimo, perché non dobbiamo fare solo quella dei danni diretti, ma anche di quelli indiretti. Abbiamo avuto problemi che vanno da Bologna fino a Rimini e quindi la situazione è veramente estesa. Sicuramente saranno più di 5-6 miliardi di danni ma fare una stima adesso non è facile”.

    • 10:05

      Bonaccini: “Norme commissariali come per il terremoto”

      “Avremo bisogno di tante risorse e di norme speditive, dobbiamo procedere con norme commissariali come quando vi fu il terremoto”. Così il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Mattino Cinque su Canale 5. 

    • 10:04

      Vicepresidente Emilia-Romagna: “Chiediamo di accedere al Fondo di solidarietà europeo”

      Sul fronte economico e dei danni arrecati dal maltempo sul tessuto produttivo e imprenditoriale emiliano-romagnolo, “stiamo facendo una analisi anche con il governo perché stiamo invocando un decreto-legge, alla luce della gravità di questo evento che ha portato all’esondazione di 21 fiumi contemporaneamente, forse per la prima volta nella storia del nostro Paese. Abbiamo bisogno di fare una conta dei danni diretti ma anche di quelli indiretti. È molto complesso ed è per questo che stiamo chiedendo al Governo non soltanto di procedere con un decreto-legge speciale ma anche di poter accedere al Fondo di solidarietà internazionale europeo”. Così, intervenendo a SkyTg24, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessora alla Protezione Civile Irene Priolo.

    • 10:01

      Vicepresidente Emilia-Romagna: “Gli sfollati sono circa diecimila”

      “Gli sfollati sono circa diecimila”. Lo afferma la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo a SkyTg24, spiegando che va fatta una distinzione tra gli sfollati che hanno case in pianura e quelli che risiedono in montagna. I primi sono circa “sei-settemila” e sono “sfollati temporaneamente, per qualche giorno o settimana”, infatti si conta possano rientrare nelle loro case “appena ripristineremo le abitazioni”. Situazione “più delicata” per chi ha casa in zone di montagna, dove “la situazione è più compromessa perché le frane sono difficili da ripristinare, abbiamo interi versanti venuti giù”, spiega.

    • 09:51

      Bonaccini: “Consumo del suolo? Non possiamo togliere diritti acquisiti”

      “Sto fuori dalle polemiche sul consumo del suolo. Credo che siamo l’unica Regione che ha fatto una legge sul consumo del suolo saldo zero, ma non può togliere i diritti acquisiti nel passato. Stiamo riducendo le previsioni di espansione che c’erano nei vecchi piani urbanistici”. Così il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Mattino Cinque su Canale 5. 

    • 09:50

      “Da tre giorni siamo isolati in collina”

      “Abitiamo in collina a Rastigliano, piccola frazione di Pianoro, e da tre giorni siamo completamente isolati. Abbiamo una strada privata che è franata, stiamo aspettando che ci vengano a liberare la strada ma piove ancora. È da tre giorni che siamo completamente isolati. La frana ancora si muove e ci aspettiamo altri distacchi”. Così a LaPresse Paola Boscolo, abitante di Rastigliano, nel Bolognese. “Ieri è venuto l’assessore del Comune di Pianoro e ci hanno detto che verranno domani mattina, tempo permettendo. Noi abitiamo in collina, fortunatamente stiamo tutti bene ma a valle è una situazione pazzesca. Da qui vedo il fiume Savena che è una cosa mostruosa, i bacini non tengono più”, ha spiegato.