Ucraina, la diretta – “Zelensky in visita in Italia nel weekend: possibili incontri con il Papa, Mattarella e Meloni”

Continuano gli scontri intorno a Bakhmut: "Per la controffensiva serve ancora tempo", dice il presidente ucraino. La Russia inserisce nella lista dei ricercati i giudici della Corte penale internazionale. Il Regno Unito invia missili a lungo raggio a Kiev. Mosca: "Risponderemo"

Aggiornato: 21:28

  • 15:10

    Russia: “Con l’Ucraina combattono mercenari da 70 Paesi”

    La Russia sostiene che ci sono mercenari di 70 Paesi che combattono dalla parte dell’Ucraina. Lo riporta la Tass citando il presidente del comitato investigativo russo, Aleksandr Bastrikin. “Sono stati accertati il reclutamento e la partecipazione di mercenari, seguaci del regime nazista di oltre 70 stati, principalmente dall’Europa e dall’America, che perseguono la politica anti-russa più attiva”, ha detto Bastrikin in una conferenza della Corte Costituzionale in occasione del Forum legale internazionale di San Pietroburgo.

  • 15:09

    Londra conferma l’invio di missili a lungo raggio

    Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha confermato la fornitura all’Ucraina da parte di Londra di missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow. “Oggi posso confermare che il Regno Unito sta donando missili Storm Shadow all’Ucraina”, ha affermato il ministro intervenendo alla Camera dei Comuni. Wallace ha sottolineato che questa fornitura completa gli altri sistemi d’arma già inviati a Kiev, come i missili Himars e Harpoon, e che gli Storm Shadow consentiranno all’Ucraina di respingere le forze russe sul suo territorio.

  • 12:59

    Giudici della Corte Penale Internazionale tra i ricercati dalla Russia

    Il Comitato investigativo della Russia porrà sulla lista dei ricercati i giudici della Corte penale internazionale che hanno emesso il mandato di arresto per il presidente Vladimir Putin. Lo ha detto il presidente dello stesso Comitato, Alexander Bastrikin, citato dall’agenzia Ria Novosti.

  • 12:58

    Capo Wagner: “Zelensky mente, controffensiva già iniziata”

    Volodymyr Zelensky mente, la controffensiva ucraina è già “in pieno svolgimento”. Lo afferma il capo della compagnia russa Wagner, Yevgeny Prigozhin, dopo che il presidente ucraino aveva detto che alle forze di Kiev serve ancora tempo per lanciare la controffensiva perché hanno bisogno di più aiuti dall’Occidente. Se gli ucraini riusciranno a riprendere il controllo di Bakhmut, prevede Prigozhin in un commento pubblicato sul suo canale Telegram, poi punteranno verso le regioni di Bryansk e Belgorod, in territorio russo, e proseguiranno la loro offensiva nella regione di Zaporizhzhia. Il fondatore della milizia privata Wagner Yevgeny Prigozhin ha aggiunto che le unità ucraine hanno iniziato il loro contrattacco e si stanno avvicinando a Bakhmut dai fianchi. Lo riporta il Guardian. In un commento pubblicato dal suo servizio stampa in risposta a una domanda dei media russi sulla prevista controffensiva di Kiev, Prigozhin ha affermato che le operazioni ucraine sono “purtroppo, parzialmente riuscite”.

  • 12:56

    Commissaria Ue Johansson a Kiev

    La commissaria Ue per gli Affari Interni Ylva Johansson è arrivata a Kiev per una serie di incontri con il governo ucraino. Johansson in mattinata ha incontrata il ministro dell’Interno di Kiev. “Il Ministro degli Interni Ihor Klymenko sta ottenendo ottimi risultati. Ordine del giorno dell’incontro: cooperazione di polizia; il nostro lavoro per prevenire il traffico di armi da fuoco; indagini sui crimini di guerra; sostegno allo sminamento da parte dell’Ue”, scrive in un tweet la commissaria.

  • 12:54

    Cremlino: “Risponderemo ai razzi a lungo raggio a Kiev”

    Le forniture di missili a lungo raggio all’Ucraina sono uno sviluppo “fortemente negativo” e richiederanno “una risposta adeguata” da parte delle forze armate russe. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

  • 11:42

    Russia: “Cambiare il nome di Kaliningrad è atto ostile della Polonia”

    Il Cremlino ha descritto la decisione della Polonia di cambiare nome nei suoi documenti ufficiali alla città russa di Kaliningrad come un “atto ostile”. Kaliningrad, exclave russa stretta tra la Lituania e la Polonia sulla costa baltica, prima della fine della Seconda Guerra Mondiale si chiamava Königsberg, Ma fu successivamente annessa all’Unione Sovietica e ribattezzata in onore del politico Mikhail Kalinin. Ieri il ministro dello Sviluppo polacco, Waldemar Buda, ha dichiarato che Kaliningrad ora si chiamerà ufficialmente Królewiec, il nome che aveva quando era governata dal Regno di Polonia nel XV e XVI secolo. “Non vogliamo la russificazione in Polonia ed è per questo che abbiamo deciso di cambiare il nome nella nostra lingua madre di Kaliningrad e della regione di Kaliningrad”, ha detto Buda.

  • 11:42

    Cnn: “Londra ha consegnato missili a lungo raggio a Kiev”

    La Gran Bretagna ha consegnato missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow all’Ucraina in vista della prevista controffensiva, secondo la Cnn che cita alti funzionari occidentali. In particolare, lo Storm Shadow ha la capacità di colpire in profondità il territorio controllato dalla Russia nell’Ucraina orientale. Un funzionario occidentale ha dichiarato all’emittente statunitense che il Regno Unito ha ricevuto garanzie dal governo ucraino che questi missili saranno utilizzati solo all’interno del territorio sovrano ucraino e non in Russia.

  • 11:40

    Bombe ucraine su stazione elettrica in Russia

    L’erogazione di energia elettrica è stata parzialmente interrotta stamane in alcune aree della regione russa di Kursk dopo un bombardamento di forze ucraine su una stazione elettrica nel villaggio di Tyiotkino. Lo ha detto il governatore, Roma Starovoit. Gli ucraini hanno colpito cinque volte la stazione elettrica nel distretto di Glushkovo nelle prime ore di oggi, ha riferito Starovoit, citato dall’agenzia Interfax.

  • 11:37

    Fonti Usa: “Wagner ha ancora munizioni”

    “Le forze affiliate a Wagner, la principale organizzazione paramilitare russa, continuano a detenere la maggior parte del territorio nella città ucraina orientale di Bakhmut e possiedono notevoli scorte di munizioni nonostante alcune perdite”. Lo scrive il sito ‘Politicò, citando due alti funzionari statunitensi. Lunedì il leader di Wagner Yevgeny Prigozhin è apparso in una serie di video sui social minacciando di ritirare completamente i suoi soldati da Bakhmut a causa della carenza di munizioni. Successivamente, aveva dichiarato che il ministero della Difesa russo aveva assicurato che avrebbe inviato risorse aggiuntive in prima linea. Le dichiarazioni hanno suscitato speculazioni secondo cui i combattenti di Wagner potrebbero presto abbandonare del tutto Bakhmut, creando potenzialmente un’apertura per l’avanzata delle forze ucraine.