Ucraina – Kiev abbatte un proprio drone sulla capitale. “Perso il controllo, abbattuto per precauzione”

Le esplosioni sulla sede del potere russo infiammano (ulteriormente) il vocabolario di guerra. Il presidente ucraino ricevuto alla Corte penale: “Vogliamo Putin condannato qui”. Per i russi dietro al raid di ieri “ci sono gli Usa”. Ecco cosa sappiamo. Nella notte Kiev sotto attacco: “Il più duro del 2023”

Aggiornato: 22:49

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    20:34

    Kiev, abbattuto un drone sul centro della città. “Ma era un velivolo ucraino male identificato”

    “Durante l’ultimo allarme aereo, un velivolo senza pilota è stato registrato sopra Kiev. L’oggetto è stato abbattuto dalle forze e dai mezzi di difesa antiaerea”, ha riferito il capo dell’amministrazione militare della città di Kiev, Serhii Popko, su Telegram. Sui social media sono stati condivisi alcuni video – ripresi dai media ucraini – che mostrano un drone in volo nei cieli della città. Per ore è rimasta non chiara la provenienza: prima il giornalista della Bild Paul Ronzheimer, ha affermato che il drone fosse ucraino e non russo. Il giornalista citava “tre diverse fonti” non meglio specificate. Una versione più tardi confermata anche da anonime fonti della Difesa ucraina secondo cui il “drone di sorveglianza russo” che ha causato le sirene dei raid aerei nella capitale di Kiev e successivamente è stato abbattuto dalle unità di difesa aerea vicino al palazzo presidenziale era in realtà un TB-2 dell’aeronautica ucraina che è stato erroneamente identificato”.

    Infine è stata la stessa aeronautica ucraina a confermare di avere abbattuto il proprio velivolo, ma a scopo precauzionale. “Il 4 maggio, intorno alle 20:00 nella regione di Kiev, durante un volo, l’UAV Bayraktar TB2 ha perso il controllo”, scrive la forza aerea su Telegram. “Poiché la presenza incontrollata di Uav nel cielo della capitale poteva portare a conseguenze indesiderabili”, il velivolo “è stato distrutto. Probabilmente si tratta di un malfunzionamento tecnico, i motivi sono in fase di accertamento”.

    L’abbattimento del drone, peraltro, ha causato “un incendio in un edificio non residenziale nel distretto di Solomyansk della capitale a causa della caduta dei frammenti”, ha riferito l’amministrazione militare della città di Kiev. Il sindaco Vitaly Klitschko ha dichiarato che i soccorritori hanno localizzato l’incendio in un edificio di 4 piani e che le fiamme “sono state contenute. A seguito della caduta dei detriti dell’Uav, le strutture dell’edificio su un’area di 150 metri quadrati sono state danneggiate. Le informazioni sulle vittime sono in fase di chiarimento”. Il sindaco ha inoltre riferito di un incendio anche “su una piccola area di territorio nel distretto di Pechersk a causa della caduta di detriti di drone. Gli edifici sono intatti. Non ci sono vittime”.

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  • 20:34

    Kiev, abbattuto un drone sul centro della città. “Ma era un velivolo ucraino male identificato”

    “Durante l’ultimo allarme aereo, un velivolo senza pilota è stato registrato sopra Kiev. L’oggetto è stato abbattuto dalle forze e dai mezzi di difesa antiaerea”, ha riferito il capo dell’amministrazione militare della città di Kiev, Serhii Popko, su Telegram. Sui social media sono stati condivisi alcuni video – ripresi dai media ucraini – che mostrano un drone in volo nei cieli della città. Per ore è rimasta non chiara la provenienza: prima il giornalista della Bild Paul Ronzheimer, ha affermato che il drone fosse ucraino e non russo. Il giornalista citava “tre diverse fonti” non meglio specificate. Una versione più tardi confermata anche da anonime fonti della Difesa ucraina secondo cui il “drone di sorveglianza russo” che ha causato le sirene dei raid aerei nella capitale di Kiev e successivamente è stato abbattuto dalle unità di difesa aerea vicino al palazzo presidenziale era in realtà un TB-2 dell’aeronautica ucraina che è stato erroneamente identificato”.

    Infine è stata la stessa aeronautica ucraina a confermare di avere abbattuto il proprio velivolo, ma a scopo precauzionale. “Il 4 maggio, intorno alle 20:00 nella regione di Kiev, durante un volo, l’UAV Bayraktar TB2 ha perso il controllo”, scrive la forza aerea su Telegram. “Poiché la presenza incontrollata di Uav nel cielo della capitale poteva portare a conseguenze indesiderabili”, il velivolo “è stato distrutto. Probabilmente si tratta di un malfunzionamento tecnico, i motivi sono in fase di accertamento”.

    L’abbattimento del drone, peraltro, ha causato “un incendio in un edificio non residenziale nel distretto di Solomyansk della capitale a causa della caduta dei frammenti”, ha riferito l’amministrazione militare della città di Kiev. Il sindaco Vitaly Klitschko ha dichiarato che i soccorritori hanno localizzato l’incendio in un edificio di 4 piani e che le fiamme “sono state contenute. A seguito della caduta dei detriti dell’Uav, le strutture dell’edificio su un’area di 150 metri quadrati sono state danneggiate. Le informazioni sulle vittime sono in fase di chiarimento”. Il sindaco ha inoltre riferito di un incendio anche “su una piccola area di territorio nel distretto di Pechersk a causa della caduta di detriti di drone. Gli edifici sono intatti. Non ci sono vittime”.

  • 20:05

    Esplosioni e incendi in un quartiere di Kiev

    “Esplosioni e incendi nel quartiere Solomyan della capitale. Probabile impatto di detriti di Uav. Tutti i servizi si stanno recando sul posto”. Lo scrive su Telegram il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko.

  • 19:45

    Casa Bianca: “Kiev ha tutto per la controffensiva”

    Gli ucraini hanno tutto per la controffensiva e sono pronti: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, ricordando che Kiev ha le munizioni, l’artiglieria, la difesa anti aerea, truppe addestrate all’estero.

  • 19:33

    Casa Bianca: “Peskov è un bugiardo”

    “Le dichiarazioni di Dmitri Peskov sul coinvolgimento degli Stati Uniti nell’attacco al Cremlino sono bugie. Pure e semplici”. Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa. 

  • 19:27

    Allarme aereo a Kiev: esplosioni in città

    E’ scattato l’allarme aereo a Kiev, dove sono state udite esplosioni. Lo può testimoniare l’ANSA sul posto.

  • 18:37

    Un drone abbattuto vicino a Sebastopoli

    Un drone è stato abbattuto vicino alla base aerea russa di Sebastopoli, in Crimea. Lo riferisce il governatore della regione.

  • 17:42

    Rutte: “Sugli F-16 a Kiev non ci sono tabù”

    “Sugli F-16 non ci sono tabù. Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner Belgio, Regno Unito, Danimarca e altri, per portare in qualche modo a conclusione il dibattito. Non ci siamo ancora”. Lo ha detto il primo ministro olandese Mark Rutte citato da Ukrinform. “È una questione delicata. In effetti, l’ho già visto con i carri armati Leopard 2, l’ho visto prima con gli obici francesi. Abbiamo bisogno di tempo per giungere a una conclusione comune. Ma ora gli obici sono in Ucraina e i carri armati Leopard 2 vengono consegnati all’Ucraina”, ha aggiunto Rutte.

  • 17:30

    Zelensky chiede più armi: “Siamo membri Nato de facto”

    E’ fondamentale che i governi occidentali consegnino armi a Kiev il più rapidamente possibile. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa all’Aja insieme ai primi ministri olandese e belga Mark Rutte e Alexander De Croo. Zelensky ha anche affermato che l’Ucraina è già de facto membro della Nato, ma occorre che aderisca de jure all’Alleanza Atlantica. Nella stessa conferenza stampa De Croo ha annunciato che il Belgio sta preparando un nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina e sta esaminando i beni confiscati ai russi per verificare se possono essere utilizzati per sostenere lo sforzo bellico di Kiev.

  • 16:42

    Il sindaco di Odessa arrestato per appropriazione indebita

    Il sindaco di Odessa Gennadiy Trukhanov è stato arrestato con l’accusa di appropriazione indebita. Lo riporta l’emittente Nexta. I fatti contestati dalla Corte suprema per l’anticorruzione risalgono al 2016 e si riferiscono all’acquisto, da parte del consiglio comunale di Odessa, di un edificio dello stabilimento fallito di Krayan a un prezzo gonfiato. Trukhanov, sostiene l’accusa, avrebbe cercato di appropriarsi della differenza attraverso un’impresa fittizia.