Ucraina, la diretta – Putin: “Kiev dietro esplosione del ponte, è terrorismo”. Mosca: “Coinvolti anche cittadini russi e stranieri”

Washington chiarisce le parole di Biden che aveva evocato il rischio di una Armageddon nucleare: "Riflettono l’elevata posta in gioco”. Bombe su Zaporizhzhia: 13 morti e oltre 80 feriti, tra cui 10 bambini. L'Unione Europea addestrerà 15mila soldati ucraini in Germania e Polonia

Aggiornato: 16:54

  • 10:29

    “Il servizio di traghetti tra Crimea e la regione russa di Krasnodar funziona regolarmente”

    Il servizio di traghetti tra la Crimea e la regione russa di Krasnodar funziona regolarmente: lo ha reso noto oggi il ministero dei Trasporti russo. Lo riporta la Tass. “Il traghetto Kerchensky-2, con camion a bordo, è partito dalla Crimea alle 01:52. Ha trasportato sedici camion e venticinque passeggeri al porto di Kavkaz. Nuovi camion sono stati caricati sul traghetto nel porto di Kavkaz e trasportati in Crimea. Il traghetto ha iniziato il terzo viaggio alle 05:50 del mattino. Il servizio di traghetti funziona regolarmente”, ha concluso il ministero. Le autorità della Crimea annessa alla Russia avevano annunciato il servizio di traghetti sullo stretto di Kerch poche ore dopo l’esplosione del camion bomba che ieri mattina ha parzialmente distrutto il ponte di Crimea. 

  • 10:27

    Mosca: “Invio da parte dell’Occidente di armi a lungo raggio linea rossa”

    L’invio da parte dell’Occidente di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev rappresenterà una linea rossa per la Russia: lo ha detto oggi alla Tass un alto diplomatico del ministero degli Esteri russo, Alexey Polischchuk. “Per quanto riguarda le linee rosse, le abbiamo già designate. Prima di tutto, si tratta della consegna a Kiev di armi a lungo raggio o più potenti. Misure specifiche di risposta alle azioni degli Stati Uniti e dei suoi alleati che forniscono armi al regime di Kiev saranno definite dopo un’analisi approfondita dello sviluppo della situazione”, ha precisato. 

  • 10:26

    Mosca: “Gli Stati Uniti sono parte del conflitto”

    “Gli Stati Uniti aiutano Kiev a reclutare mercenari stranieri e forniscono indicazioni su come condurre le ostilità, il che rende Washington una parte del conflitto in Ucraina”. Lo ha detto in un’intervista alla Tass il direttore del secondo dipartimento dei Paesi della Csi del Ministero degli Esteri russo, Aleksey Polischuk. “Washington continua a consegnare armi pesanti al regime di Kiev, a fornirgli dati di intelligence provenienti da numerosi satelliti militari e commerciali, ad aiutarlo a reclutare mercenari stranieri e fornire indicazioni su come condurre le operazioni militari. Tutto questo lo trasforma in un partecipante nel conflitto Anche molti esperti occidentali ritengono che gli Stati Uniti stiano conducendo una ‘guerra per procurà con la Russia in Ucraina”, ha aggiunto. 

  • 10:22

    “Donetsk e Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia parte dello Stato dell’Unione di Russia e Bielorussia”

    Le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, le regioni di Kherson e Zaporizhzhia sono diventate parte dello Stato dell’Unione di Russia e Bielorussia dopo l’adesione alla Russia. Lo ha dichiarato, in un’intervista alla Tass, il Direttore del Secondo Dipartimento dei Paesi della Csi del Ministero degli Esteri russo, Aleksey Polischuk. Fondato nel 1996, lo Stato dell’Unione di Russia e Bielorussia è un’entità sovranazionale ed intergovernativa formata dalla Russia e dalla Bielorussia. 

  • 09:58

    Zelensky: “I responsabili delle bombe su Zaporizhzhia dovranno rispondere”

    I responsabili del bombardamento della città di Zaporizhzhia dovranno rispondere delle loro azioni: la ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta Ukrinform. “Ancora Zaporizhzhia. Ancora colpi spietati su persone pacifiche. Su edifici residenziali, proprio nel cuore della notte. Si conoscono già circa 12 morti, 49 feriti sono in ospedale, tra cui 6 bambini. Assoluta meschinità. Malvagità assoluta. Selvaggi e terroristi. Da chi ha dato questo ordine a tutti coloro che lo hanno eseguito. Saranno loro ad assumersi la responsabilità. Di sicuro. Davanti alla legge e alla gente”, afferma Zelensky. Come è noto, secondo il segretario del Consiglio comunale della città, Anatoly Kurtev, le vittime dell’attacco sono almeno 17. 

  • 09:33

    Governatore Crimea: “C’è un sano desiderio di vendetta”

    “Naturalmente si sono scatenate le emozioni e c’è un sano desiderio di vendetta”: lo ha detto il governatore della Crimea insediato dal Cremlino, Sergei Aksyonov, riferendosi all’esplosione provocata ieri mattina da un camion bomba che ha distrutto parzialmente il ponte di Crimea. “La situazione è gestibile: è spiacevole, ma non fatale”, ha aggiunto, secondo quanto riporta il Guardian. 

  • 09:32

    Podolyak: “In Russia probabile un colpo di Stato”

    Vladimir Putin ha perso il controllo dei servizi segreti ed “è molto probabile che le esplosioni sul ponte di Crimea siano state organizzate da rappresentanti delle forze di sicurezza russe, che si oppongono a vicenda”. Lo sostiene Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente, che in tv, come riporta Unian, afferma che a suo avviso “la situazione nella Federazione Russa potrebbe molto probabilmente trasformarsi in un colpo di stato” e infatti “il personale militare è già detenuto a Mosca”. Per Podolyak l’esplosione sul ponte di Crimea è l’ultimo tassello di un processo che “indica che nella società russa si stanno sviluppando i presupposti per un colpo di stato ma è troppo presto per parlare del suo approccio”.
    Il consigliere di Zelensky osserva che il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, e il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin hanno formato un asse contro il ministro della Difesa Serghei Shoigu e lo stato maggiore della Federazione Russa.

  • 09:32

    Kiev: “Respingiamo insinuazioni sulla preparazione di attacchi in Bielorussia”

    L’Ucraina ha respinto le accuse del governo di Minsk secondo cui Kiev starebbe preparando un attacco sul suolo bielorusso: lo ha reso noto su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, secondo quanto riporta Ukrinform. “La sera dell’8 ottobre, l’ambasciatore dell’Ucraina a Minsk, Ihor Kyzym, è stato invitato al ministero degli Affari Esteri della Bielorussia, dove gli è stata consegnata una nota diplomatica. Nella nota, la parte bielorussa sostiene che l’Ucraina starebbe pianificando un attacco sul territorio bielorusso”, ha scritto Nikolenko, affermando che queste informazioni non sono vere. “Respingiamo categoricamente un’altra insinuazione del regime bielorusso. Non escludiamo che la consegna della nota diplomatica possa far parte del piano della Federazione Russa per inscenare una provocazione e poi accusare l’Ucraina”, ha aggiunto.

  • 09:27

    “Bombardamenti russi sulla regione di Dnipropetrovsk, tre morti nel Donetsk”

    Le truppe russe hanno bombardato la notte scorsa la regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina meridionale, con sistemi di razzi a lancio multiplo Grad e artiglieria pesante: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Reznichenko, come riporta Ukrinform. I russi hanno sparato “quasi 70 proiettili” contro il distretto di Nikopol, colpendo “città e villaggi nelle comunità di Marhanets e Nikopol usando i Grad e l’artiglieria pesante. Secondo le informazioni preliminari, non ci sono stati feriti”, ha scritto Reznichenko sottolineando che a Nikopol sono state danneggiate tra l’altro diverse case private e una farmacia. Anche a Marhanets sono state danneggiate diverse abitazioni private, un impianto di energia solare, oltre ad alcune imprese industriali e alimentari, ha concluso.

    Almeno tre civili sono morti e altri 14 sono invece rimasti feriti in seguito agli attacchi russi di ieri nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. “L’8 ottobre i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: due a Chasiv Yar e uno a Bakhmut. Altre 14 persone sono rimaste ferite”, ha scritto il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, su telegram, aggiungendo che al momento è impossibile stabilire il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha. 

  • 09:24

    “Oltre 700.000 ucraini senza elettricità, 620mila senza gas”

    Sono oltre 700.000 gli ucraini senza elettricità a causa della guerra da parte della Russia. La maggior parte di loro nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Luhansk e Mykolaiv. Lo comunica il Ministero dell’Energia ucraino, aggiungendo che 621.500 ucraini sono invece rimasti senza gas.