Ucraina, la diretta – Putin: “Kiev dietro esplosione del ponte, è terrorismo”. Mosca: “Coinvolti anche cittadini russi e stranieri”

Washington chiarisce le parole di Biden che aveva evocato il rischio di una Armageddon nucleare: "Riflettono l’elevata posta in gioco”. Bombe su Zaporizhzhia: 13 morti e oltre 80 feriti, tra cui 10 bambini. L'Unione Europea addestrerà 15mila soldati ucraini in Germania e Polonia

Aggiornato: 16:54

  • 09:24

    Attacco notturno su Zaporizhzhzia. Il segretario comunale: “17 morti”

    “A seguito di un attacco missilistico nemico, un grattacielo nel centro della città è stato distrutto. Ci sono vittime”. Lo scrive su Telegram il governatore dell’Oblast di Zaporizhzhzia, Oleksandr Starukh, aggiungendo: “I soccorritori, i medici e tutti i servizi competenti stanno lavorando sul posto. Le persone sono già fornite di tutta l’assistenza necessaria”. Secondo Anatoly Kurtev, segretario del Consiglio comunale della città, sono 17 i morti nell’attacco. “Secondo i dati preliminari – scrive su telegram – cinque case private sono state distrutte e circa 40 sono state danneggiate. In questo momento, si sa che 17 persone sono morte”. Secondo quanto riportato dai media locali ci sono anche 44 feriti. Anche ieri la città aveva subito un attacco che aveva provocato altri 17 morti. 

  • 09:22

    La Bielorussia convoca ambasciatore ucraino: “Kiev pianifica attacco”

    Il ministero degli Affari esteri della Bielorussia ha convocato l’ambasciatore dell’Ucraina a causa della presunta preparazione di un attacco al territorio della Bielorussia. E’ quanto si legge – come riporta l’agenzia Unian – in una nota del Ministero ucraino degli Affari Esteri. In dettaglio l’ambasciatore dell’Ucraina a Minsk, Ihor Kyzym, è stato invitato al ministero degli Affari esteri della Bielorussia nella serata dell’8 ottobre e gli è stata consegnata una nota diplomatica. “La parte bielorussa – sottolinea il Ministero di Kiev – afferma che l’Ucraina starebbe pianificando un attacco al territorio della Bielorussia. Questa informazione non corrisponde alla verità. Respingiamo categoricamente le insinuazioni del regime bielorusso. Non escludiamo che la consegna della nota diplomatica possa rientrare nel piano della Federazione Russa di portare avanti provocazioni”. “L’Ucraina non ha mai invaso territori stranieri. Aderiamo rigorosamente alle norme e ai principi fondamentali del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Le autorità in Bielorussia dovrebbero smettere di soddisfare i capricci del Cremlino e smettere immediatamente di fornire supporto alla Russia nella sua aggressione contro l’Ucraina” ha concluso il ministero degli Affari esteri di Kiev. 

  • 09:21

    Arcivescovo Kiev: “Grandi e vere minacce di disastro nucleare”

    “Ci sono grandi e vere minacce di un nuovo disastro nucleare”. Il nuovo allarme arriva dall’arcivescovo maggiore di Kiev nel suo videomessaggio. “Durante la giornata di ieri la terra ucraina ha sempre tremato a causa di attacchi delle armi russe di vario genere che il nemico ha inflitto alle nostre città e villaggi. Su tutta la linea del fronte sono in corso pesanti battaglie sanguinose. Ma il cuore ci duole soprattutto per la città di Zaporizhzhia che nel corso della giornata è stata vittima di vari attacchi e colpi russi. Il nemico – spiega Shevchuk- sta cercando di intimidire questa città che è stata già annessa alla Federazione Russa in contumacia minacciando quelle persone che la difendono con coraggio. La nostra Kharkiv ha tremato sotto i colpi russi. Il nemico ha attaccato il centro della città distruggendo uno degli ospedali della città di Kharkiv. In fiamme è il centro urbano”. 

  • 09:20

    Londra: “I danni al ponte ridurranno capacità di Mosca di sostenere le sue forze”

    I danni al ponte sullo Stretto di Kerch provocati dall’esplosione di un camion bomba avranno molto probabilmente un impatto significativo sulla capacità della Russia di sostenere le proprie forze nell’Ucraina meridionale, già sottoposta a forti tensioni: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina. Il rapporto, pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Londra, ricorda che la linea ferroviaria sul ponte era stata aperta al trasporto merci solo nel giugno del 2020, ma ha svolto un ruolo chiave nel trasporto di veicoli militari pesanti verso il fronte meridionale nell’invasione dell’Ucraina. Il ministero dei Trasporti della Russia dal canto suo ha assicurato che “il servizio è stato ripristinato”. 

    “Questo incidente probabilmente toccherà da vicino il presidente Putin; è avvenuto poche ore dopo il suo 70mo compleanno, (Putin) ha personalmente sponsorizzato e inaugurato il ponte e l’appaltatore della sua costruzione era un suo amico d’infanzia, Arkady Rotenberg”, conclude l’intelligence britannica ricordando che negli ultimi mesi l’ex guardia del corpo di Putin – l’attuale comandante della Guardia Nazionale Russa, Viktor Zolatov – aveva fornito pubblicamente assicurazioni sulla sicurezza del ponte. 

  • 09:19

    Podolyak: “Esplosione è operazione interna di uno dei servizi russi”

    “L’esplosione del cosiddetto ponte di Putin, a nostro avviso, è un’operazione interna di uno dei servizi speciali russi”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Ucraino Zelensky. “Nelle ultime settimane il conflitto tra le due torri del Cremlino, il ministero della Difesa russo e l’Fsb (i servizi segreti, ndr), si è intensificato”, afferma, e “il controllo del ponte è sotto la giurisdizione dell’Fsb. Ecco perché i servizi del ministero della Difesa lo hanno colpito. Per far ricadere la colpa sui servizi segreti speciali”. A sostegno di questa tesi, Podolyak afferma che “secondo informazioni di geolocalizzazione, il camion è arrivato da territorio russo. E lo stesso veicolo è russo. La sincronizzazione dell’esplosione con il passaggio del carico di carburante indica l’attenta pianificazione dell’operazione”. Aggiunge che “non significa che il ponte non possa essere considerato un target ‘legittimò. Ma non abbiamo assolutamente bisogno di eccessi che non diano un risultato diretto nella liberazione dei territori. Tutte le operazioni di questo tipo — dall’omicidio della figlia di Dugin, passando per le esplosioni dei gasdotti Nord Stream e l’esplosione sul ponte di Kerch — hanno la stessa firma. Ed è russa”, conclude.