Crisi di governo, diretta – Draghi, serie di incontri alla vigilia del voto. Vede Letta, poi (dopo le proteste) Salvini e Tajani. Il leader Pd: “Sarà una bella giornata”

Ultime ore di trattative in vista del voto di fiducia (leggi il calendario). Salvini e Tajani prima si dicono "sconcertati" dell'incontro tra il premier e il segretario del Pd poi vengono ricevuti a Palazzo Chigi. Il capogruppo M5s Crippa insiste: “Se apre ai nostri temi è ingiustificabile non votare fiducia”. Il leader dem: "Mercoledì sarà una bella giornata, ne sono sicuro"

Aggiornato: 11:10

I fatti più importanti

  • 11:13

    Cimino (M5s): “Voterò la fiducia”

    “Se voterò la fiducia al governo Draghi? Sì, assolutamente. Rimango ferma nella mia posizione. Lo avevo già dichiarato prima che si consumasse la pantomima del Senato. Voterò la fiducia perché in un momento storico così delicato è giusto portare avanti i nostri temi all’interno del governo, se usciamo non abbiamo più la possibilità di portarli avanti”, risponde all’Adnkronos la deputata M5s Rosalba Cimino. “Ormai mancano pochi mesi alla fine della legislatura, è giusto fare la legge di bilancio e non mettere il paese in crisi con l’esercizio provvisorio”, prosegue. Dunque voterà la fiducia anche se questa sua decisione potrebbe costarle l’espulsione? “Non sarà il Movimento a buttarmi fuori, sarò io che, autonomamente, voterò la fiducia lasciando il M5s. Se il Movimento non vota la fiducia sarò io a lasciarlo. Credo che anche molti altri colleghi faranno come me, ma io parlo per me stessa”, insiste la parlamentare.

  • 10:45

    Sanchez: “L’Europa ha bisogno di leader come Draghi”

    “L’Europa ha bisogno di leader come Mario Draghi”: così Pedro Sánchez, il primo ministro spagnolo, in un articolo pubblicato sulla rivista ‘Politico’. Sánchez sostiene che l’Italia ha “un ruolo cruciale” nella gestione di crisi come la pandemia di Covid o la guerra in Ucraina e le sue conseguenze: situazioni in cui Madrid e Roma hanno collaborato per arrivare a soluzioni, ad esempio sul fronte energetico.

  • 10:35

    Ricciardi (M5s): “La fiducia? Attendiamo risposte da Draghi”

  • 10:26

    Salvini riunisce i ministri e sottosegretari della Lega

    È iniziata alla Camera la riunione del leader leghista Matteo Salvini con ministri, sottosegretari, capigruppo e vicesegretari del suo partito. Lo riferisce una nota della Lega.

  • 10:24

    Colloquio tra Draghi e Letta a Palazzo Chigi

    Il segretario del Pd Enrico Letta, questa mattina è stato a palazzo Chigi, a colloquio con il premier Mario Draghi.

  • 10:09

    Il governatore leghista Fedriga: “Draghi dà stabilità, no a governi con il M5s”

    “Viviamo in una situazione di incertezza che non fa bene al Paese”. Così il governatore leghista del Fvg Massimiliano Fedriga in un’intervista a ‘Il Giornale’. “L’instabilità – prosegue – non porta mai cose positive, è quello che la Lega ha contestato più volte a Conte. Ha scatenato una crisi per un pretesto”. Verso Mario Draghi “nutro una grande stima, penso che abbia lavorato molto bene, anche sul piano internazionale per tutelare i nostri interessi internazionali grazie alla sua autorevolezza. La nostra volontà – aggiunge il presidente della Conferenza delle Regioni – invece è molto chiara: una maggioranza dove c’è il M5s è insostenibile, proprio per l’atteggiamento irresponsabile che hanno avuto“. Quindi se il M5s rientrasse in qualche modo nella maggioranza sarà la Lega a dire di no? “Lo faremmo – aggiunge Fedriga – a tutela di Draghi e dell’azione di governo, che sarebbe sempre minata dall’inaffidabilità dei Cinque Stelle, un partito che non ha votato la fiducia a un governo in cui ha i suoi stessi ministri”.

  • 10:08

    Nardella: “Oltre 1.600 sindaci hanno firmato l’appello per Draghi”

    “Ieri sera abbiamo superato le 1500 firme, siamo quasi a 1600” per l’appello dei sindaci al premier affinché rimanga in carica, e “probabilmente arriveremo a 2000 prima del discorso del presidente Draghi al Senato”. Così Dario Nardella, sindaco di Firenze, in collegamento con Omnibus su La7. “C’è un’adesione larghissima – ha aggiunto – che va da nord a sud, dal centrosinistra al centrodestra, e che nasce da una preoccupazione oggettiva, quella che noi viviamo ogni giorno sul territorio”. Per Nardella le tante firme dei sindaci sono “un dato sorprendente, mai vista una cosa del genere: evidentemente c’è un sentimento fortissimo”.

  • 10:04

    Il ministro Fi Brunetta: “Voto anticipato? Più costi che benefici”

    “Le urne anticipate non sono di per sé una sciagura. Ma serve sempre una attenta valutazione del rapporto costi-benefici, che oggi risulta enormemente squilibrato: i costi delle urne anticipate di sei mesi appaiono di gran lunga maggiori dei benefici. Un gioco che, per il Paese, non vale assolutamente la candela e infatti i cittadini non capiscono. Il centrodestra di governo sta dalla parte del Paese”. Così l’economista e ministro per la Pa di Forza Italia Renato Brunetta in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’.

  • 10:03

    La deputata M5s Alemanno: “Voterò sicuramente la fiducia a Draghi”

    “Se il presidente Draghi chiederà la fiducia delle Camera, io la accorderò senza dubbio. Oltre un anno fa, in piena crisi pandemica, ho approvato la formazione di un governo di unità nazionale. Non smetterò di sostenerlo oggi di fronte a un’emergenza sociale, se possibile, ancora più critica”. Lo dice Maria Soave Alemanno, deputata del M5s, alla ‘Gazzetta del Mezzogiorno’. E’ “sbagliato rivolgersi esclusivamente alla pancia del proprio elettorato o perdersi in strategie politiche oggi più che mai fuori luogo. Considerando questo punto di vista, mi chiedo: chi sta davvero tradendo qualcuno?”, dice tra l’altro la deputata 5 stelle.

  • 10:01

    Fitch: “Con le dimissioni di Draghi più difficile risanamento bilancio”

    “Le dimissioni di Mario Draghi da presidente del consiglio italiano dopo una spaccatura nel suo governo di unità nazionale annunciano una maggiore incertezza politica anche se venissero evitate le elezioni anticipate”. Lo afferma l’agenzia di rating Fitch in una nota. “Le implicazioni di breve termine per la politica economica e di bilancio dipendono dagli esiti politici, ma è probabile che le riforme strutturali e il risanamento di bilancio diventino più impegnativi”, aggiunge.