Crisi di governo, la diretta – Salvini e Berlusconi: “Escluso esecutivo coi 5 stelle. Attendiamo l’evoluzione della situazione politica”

Aggiornato: 11:10

  • 16:18

    “Posizione di Draghi al momento non cambia, attenzione ad appelli del Paese reale”

    Al momento per palazzo Chigi le cose non cambiano e la linea è quella di non interferire in alcun modo sul dibattito in corso tra le forze politiche. Dal punto di vista “sostanziale“, è la valutazione riportata all’Adnkronos, non vengono registrati “particolari cambiamenti, ci sono molti distinguo”. Nella consapevolezza della fase delicata che si sta attraversando, il premier Mario Draghi resta in silenzio, segue l’evoluzione informato sia del dibattito politico in corso sia dei numerosi “appelli che vengono dal Paese reale”, da ultimo quello di centinaia di sindaci, giudicati “molto importanti”. Un appello sottoscritto da circa 1000 sindaci e che, spiega Matteo Ricci primo cittadino di Pesaro, avrebbe colpito il premier. Domani il presidente del Consiglio sarà in Algeria per firmare una serie di “importanti accordi” andando avanti con “il consueto pragmatismo”.

  • 15:36

    Di Battista: “Draghi si è stancato di fare il premier”

    “Non devo difendere il Movimento 5 Stelle (figuriamoci, nell’ultimo anno e mezzo è indifendibile, dal “Draghi è grillino” in poi è stato un suicidio continuo) tuttavia amo difendere la verità. È evidente che Draghi si sia stancato di fare il Presidente del Consiglio. In realtà non l’ha mai voluto fare. Accettò sperando di diventare presto Presidente della Repubblica. Ora prende la palla al balzo per andarsene mentre gran parte della Stampa dà tutte le colpe a Conte descrivendolo come un irresponsabile perché ci ha fatto perdere (a detta loro) il miglior Presidente del Consiglio della galassia. Scemenze”. Lo scrive su facebook Alessandro Di Battiata. “Se Draghi davvero lo volesse sarebbe ancora non solo il Presidente del Consiglio, ma il Presidente del Consiglio di un governo di unità nazionale, perché quasi tutti gli voterebbero la fiducia”, aggiunge.

  • 15:15

    Letta riunisce parlamentari Pd martedì alle 21 e 30

    Enrico Letta riunirà martedì alle 21.30 i deputati e i senatori del Pd. La convocazione delle capigruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, classificata come “importante” è arrivata da poco ai parlamentari dem. “Seguiranno dettagli logistici”, si legge nel messaggio.

  • 15:15

    Vertice tra Salvini e Berlusconi a Villa Certosa

    Incontro fra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi in Sardegna. A quanto si apprende, il segretario della Lega si trova a Villa Certosa dal leader di Forza Italia. I due ieri si sono sentiti al telefono per analizzare la crisi di governo in corso confermando “piena sintonia”.

  • 15:00

    Salvini atteso a villa Certosa da Berlusconi

    Matteo Salvini è atteso oggi in Sardegna per un incontro con Silvio Berlusconi. Il Cav e il leader della Lega, apprende l’Adnkronos, avrebbero deciso di anticipare il vis a vis previsto in un primo momento per domani, sempre a Villa La Certosa. Sul tavolo la crisi del governo Draghi con la ferma intenzione di tenere una strategia comune come centrodestra di governo. Intanto Salvini ha convocato i vertici del suo partito per una riunione via zoom.

  • 14:55

    Sindaci-parlamentari Lega non firmano appello pro Draghi: “Aspettiamo Salvini”

    Cade nel vuoto l’appello dei primi cittadini per Draghi al governo tra i parlamentari-sindaci della Lega. “Firmare per una riedizione di governo con il M5S e con chi fa solo teatrini non ha molto senso”, dice all’AdnKronos Alberto Stefani, deputato e primo cittadino di Borgoricco, in provincia di Padova. “Come sindaci del Veneto dobbiamo mobilitarci per un governo che difenda l’autonomia, non certo per dare la firma a un governo fotocopia, che è quello che mi pare venga chiesto”. Dal Veneto al sud non sembra cambiare la posizione dei leghisti a capo di amministrazioni comunali: “Io non l’ho firmato – dice il senatore Guglielmo Pepe, primo cittadino di Sindaco di Tolve, provincia di Potenza – fra l’altro quel testo non l’ho neanche ricevuto”. “In ogni caso io sottoscrivo quanto detto dal mio segretario – spiega all’AdnKronos – è ora di finirla con i teatrini, siamo pronti a fare quanto serve per il bene del paese”.

  • 14:54

    Governatori di Forza Italia non firmano appello pro Draghi: “Ma avanti col governo”

    I governatori di Forza Italia, a quanto si apprende, non sarebbero intenzionati a firmare l’appello dei sindaci pro Draghi bis perchè non vogliono strumentalizzare le istituzioni, ma sono in piena sintonia con la linea del partito, ovvero, sono pronti a rinnovare il loro sostegno al premier che può andare avanti senza i cinque stelle ‘contianì. I presidente di Regione azzurri sono: Roberto Occhiuto (Calabria), Vito Bardi (Basilicata); Alberto Cirio (Piemonte) e Donato Toma (Molise). L’unico a parlare è Toma che spiega all’Adnkronos le ragioni per cui non ha voluto aderire a iniziativa primi cittadini: “Io per ora non firma nulla, non ho ricevuto nessuno stimolo a firmare dal partito e non sottoscrivo nulla.. Io -spiega- condivido la posizione del partito: Draghi può continuare ma non è possibile governare con questi Cinque stelle”.

  • 14:28

    Assemblea M5s sospesa e aggiornata alle 18

    È stata sospesa l’assemblea congiunta dei parlamentari M5S, che si è aperta ieri sera e ha ripreso i lavori questa mattina. Deputati e senatori pentastellati torneranno a riunirsi in videocollegamento con il leader Giuseppe Conte alle ore 18.

  • 14:09

    Sindaci pro Draghi, superata quota mille firme

    Ha superato quota 1.000 il numero dei sindaci firmatari della lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di restare al governo. Lo fa sapere il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo, tra i coordinatori dell’iniziativa con il sindaco di Firenze Dario Nardella.

  • 13:56

    Nardella a Meloni: “Molti sindaci di centrodestra hanno firmato appello a Draghi”

    “L’attacco ai sindaci e ai presidenti di Regione, che sono i politici più vicini ai cittadini, dimostra un certo nervosismo e una certa aggressività da parte dell’onorevole deputata Meloni. Mi dispiace che Meloni non noti che tra i firmatari ci sono moltissimi esponenti di centrodestra. Forse Fdi spera di lucrare consensi dal caos istituzionale ed economico del Pese, ma dalla cenere si raccoglie solo cenere”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella replica alla presidente di Fdi Giorgia Meloni in merito alla lettera appello per convincere Mario Draghi a restare al Governo.