Guerra in Ucraina, la diretta – Gli Stati Uniti riaprono l’ambasciata a Kiev. La Russia espelle 24 diplomatici italiani. Draghi: “Atto ostile”

La Russia ammette "difficoltà". Poi caccia anche 34 francesi e 27 spagnoli. Draghi riceve la premier finlandese Marin: "Non chiudere i canali di dialogo". Primo stop formale della Turchia a Svezia e Finlandia nella Nato. Erdogan: "Prima estradino i terroristi"

Aggiornato: 07:58

I fatti più importanti

  • 11:16

    A Mariupol russi distruggono sinagoga

    A Mariupol assediata gli invasori russi hanno distrutto una sinagoga. Lo ha annunciato su Telegram il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, come riferisce Ukrinform. “I russi stanno distruggendo tutto sul loro cammino e hanno già superato i nazisti per numero di crimini di guerra. Come i tedeschi durante la seconda guerra mondiale, stanno distruggendo gli edifici della comunità ebraica. A Mariupol, l’esercito russo ha distrutto l’edificio della ‘vecchia sinagogà e il centro comunitario. Veri barbari di oggi!”, scrisse Andryushchenko. 

  • 11:12

    28 bombardamenti russi sul Donetsk

    La regione di Donetsk è stata colpita da 28 bombardamenti russi nelle ultime 24 ore, che hanno causato un morto e diversi feriti, tra cui bambini. Lo riferisce la polizia ucraina su Facebook. I russi “hanno sparato su 12 insediamenti. Tra i feriti ci sono tre bambini. 52 strutture civili sono state distrutte: abitazioni, 3 scuole, fabbriche, una fattoria e infrastrutture critiche”, scrive la polizia. “Hanno sparato sui civili da aerei, carri armati, artiglieria pesante e sistemi missilistici”, aggiunge. Bakhmut è la località più colpita, con “un edificio di 5 piani distrutto, un uomo morto e un bimbo di 9 anni gravemente ferito”. 

  • 10:22

    “Convocato ambasciatore spagnolo a Mosca”

    Il Ministero degli Esteri russo ha convocato a colloquio l’ambasciatore spagnolo a Mosca, Marcos Gómez Martínez: lo riportano l’agenzia di stampa Efe e altri media iberici, citando fonti diplomatiche spagnole. Secondo la stessa agenzia, è possibile che vengano comunicate all’ambasciatore misure disciplinari nei confronti di personale diplomatico spagnolo. Ad inizio aprile, Madrid allontanò circa 25 diplomatici russi in Spagna, considerati “una minaccia per la sicurezza nazionale”, come segnale di rifiuto dell’invasione militare russa dell’Ucraina.  

  • 10:20

    Mosca: “959 soldati ad Azovstal arresi da lunedì”

    Il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi che 959 soldati ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi da lunedì. “Nelle ultime 24 ore, 694 combattenti, di cui 29 feriti, si sono arresi. Dal 16 maggio, 959 combattenti, di cui 80 feriti, si sono arresi”, ha affermato il ministero in un comunicato. 

  • 10:10

    Kiev: “Colpita scuola nel Donetsk, bombe al fosforo”

    Stanotte i russi hanno colpito e danneggiato una scuola ad Adiivka, nella regione di Donetsk, usando munizioni al fosforo. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda citando il capo dell’amministrazione statale regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. “Stanotte l’esercito russo ha sparato sulla scuola con munizioni al fosfato vietate. La scuola è andata a fuoco. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito: c’erano solo persone di servizio nell’edificio, che sono riuscite a scappare”, spiega Kyrylenko su Telegram. “Nella scuola non c’erano militari, né equipaggiamento militare. È solo che i russi, come sempre, stanno deliberatamente distruggendo le infrastrutture civili”, afferma il governatore, ricordando che finora nella regione di Donetsk i russi “hanno danneggiato e distrutto 416 istituzioni educative, tra cui 181 asili, 191 scuole, 23 scuole professionali e 21 università 

  • 09:55

    Mosca: “Attacco nucleare? Non saremo i primi”

    Secondo la sua dottrina, la Russia non può essere la prima a lanciare un attacco nucleare, può lanciarlo solo come rappresaglia: lo ha detto il vice primo ministro russo, Yury Borisov, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax  

  • 09:53

    Moldavia: “Vogliono portarci in una guerra indesiderata”

    “Una cosa mi è chiara: questi incidenti sono causati da parti interessate che cercano di destabilizzarci e trascinarci in una guerra indesiderata. Sono attacchi mascherati per creare panico e insicurezza”. Lo ha detto la premier della Moldavia Natalia Gavrilita, in un’intervista al Corriere della Sera, in merito alle “esplosioni misteriose” avvenute in Transnistria, di cui si accusano a vicenda russi e ucraini. “Monitoriamo da vicino la situazione e ci stiamo preparando a scenari diversi. Non abbiamo un controllo effettivo sulla Transnistria, che da 30 anni è guidata dai separatisti sostenuti dalla Russia, e quindi non riusciamo a condurre un’indagine seria su quello che è successo”, ha aggiunto la premier, che in merito alla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, abbandonando così la neutralità, la premier ha affermato: “Noi neutrali? Sì, e vogliamo restarlo. La neutralità della Moldavia è sancita dalla costituzione ed è ampiamente sostenuta dalla popolazione”, ha affermato  

  • 09:33

    Kiev: “Ancora persone ad Azovstal, negoziati in corso”

    “Ci sono ancora molte persone rimaste ad Azovstal e continuiamo a negoziare per farle uscire da lì”: lo ha dichiarato alla Bbc il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar affermando che l’operazione di salvataggio dell’acciaieria Azovstal sarà conclusa solo quando tutti i difensori di Mariupol saranno stati evacuati nei territori sotto il controllo ucraino. Per Maliar, gli appelli dei politici di Mosca a processare per crimini di guerra alcune delle persone prelevate dalle acciaierie “sono stati fatti molto probabilmente per la propaganda interna della Russia”  

  • 09:29

    Treno per evacuazione civili da Pokrovsk

    Un treno per l’evacuazione dei civili da Pokrovsk, nella regione di Donetsk (est), partirà oggi pomeriggio alle 16:30 (le 15:30 in Italia) diretto a Leopoli: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta il Guardian.   

  • 09:27

    In Bielorussia pena di morte per terrorismo

    La Bielorussia introduce la pena di morte per la “preparazione” di atti di “terrorismo”. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha firmato degli emendamenti al Codice criminale bielorusso che prevedono la pena di morte per chi tenta di perpetrare un attacco terroristico.