IL PUNTO di martedì
Giornata di colloqui tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e i leader europei. Emmanuel Macron ha rinnovato l’impegno francese a sostegno dell’esercito di Kiev, dicendosi pronto a “rafforzare le forniture di armamenti”, mentre il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha concordato con l’omologo ucraino la necessità di un cessate il fuoco e di una ritirata delle truppe russe per poter arrivare a una soluzione diplomatica. Zelensky ha anche confermato ciò che era stato già anticipato da Mosca, ossia che il dialogo tra le parti si è di fatto interrotto. Non per quanto riguarda, però, i combattenti di Azovstal: sono iniziate le evacuazioni dopo la resa ordinata dal governo di Kiev e i primi 52 feriti sono già in mano russa. Da parte di Mosca, però, non c’è la volontà di arrivare a uno scambio di prigionieri, come richiesto dalla controparte: “Vanno processati come criminali di guerra, ma saranno trattati secondo le leggi internazionali”. Sul fronte Nato, dopo la Finlandia è arrivata anche la richiesta di adesione ufficiale della Svezia.