Momenti chiave
È iniziato poco dopo le 14 a Villa Grande il vertice del centrodestra. Nella dimora di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni. Arrivati sull’Appia anche il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, il segretario Udc Lorenzo Cesa, il presidente Antonio De Poli, l’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, Maurizio Lupi (Nci) e Luigi Brugnaro di Cambiamo.
Dopo che le sue parole, solo ieri, erano state interpretate come un’apertura al centrosinistra, il fedelissimo di Silvio Berlusconi Gianni Letta ha ribadito: “Il clima di serenità e di valutazione degli interessi generali del bene comune, prima di tutto, deve essere la guida per tutti quelli che hanno la responsabilità, il compito di eleggere il capo dello Stato. Spero che si possa svolgere in questo clima di serena partecipazione, di armonia, di impegno comune per il bene comune”. Lo ha detto lasciando la basilica di Santa Maria degli Angeli dopo il funerale di David Sassoli.
Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è appena giunta a Villa Grande per prendere parte al vertice del centrodestra sul Quirinale nella residenza romana di Silvio Berlusconi. Meloni era accompagnata dal senatore di Fdi, Ignazio La Russa.
Ci sarà Luigi Brugnaro oggi al vertice di centrodestra sul Colle a casa Berlusconi. Il sindaco di Venezia rappresenterà ‘Coraggio Italia’ al posto di Giovanni Toti a Villa Grande. Il summit è previsto alle 14.
Il vertice del centrodestra a Villa Grande può essere decisivo per capire se c’è una posizione unitaria su Berlusconi? “Noi voteremo compattamente come centrodestra – siamo maggioranza in Parlamento e nel Paese – dall’inizio alla fine. Nessuno può mettere veti. Quindi, io rinnovo e rinnoverò il mio invito a Letta, a Conte, a Renzi a trovarsi senza mettere dei veti a priori altrimenti non è un ragionamento intelligente. Poi vogliamo eleggere velocemente il presidente della Repubblica, perché il Paese non può permettersi settimane di litigi e di polemiche”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della visita al mercato del Villaggio Olimpico a Roma con Simonetta Matone, candidata del centrodestra per le suppletive di domenica 16 gennaio per il collegio Roma 1 della Camera.
“Non credo che si arrivi alla sesta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Segnerei in rosso la data del 27, massimo 28 gennaio”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ospite di ‘Porta a Portà su Rai1
“Saremo in 210 e in 210 voteremo, se Berlusconi deciderà di scendere in campo, saremo il partito più compatto e granitico”. Lo assicura Matteo Salvini, a margine di un evento elettorale a Roma. “Per trenta anni – spiega – è stato il centrosinistra a dare le carte, ora il centrodestra può avere una occasione storica di fare una scelta di livello che non sia di sinistra”.
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