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26enne perseguitata su Instagram con oltre 50mila commenti: “Ti stupro e ti uccido”

26enne perseguitata su Instagram con oltre 50mila commenti: “Ti stupro e ti uccido”
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“Cristina dovresti guardarti le spalle più spesso, uno dei nostri ti aveva seguita da lontano mentre tornavi a casa tua, e ora sappiamo che abiti in via…”. “Ogni volta che torni a casa devi sperare di non trovarci fuori dal tuo cancello”, “Se ti suoniamo al citofono rispondi? Noi ti entriamo comunque in casa”, “Stiamo organizzando una missione punitiva contro di te”, “Vedi come ucciderò il tuo cane Hercole davanti ai tuoi occhi”, “Veniamo a prenderti e a caricarti in un furgone, e nessuno saprà più nulla di te”, “Se ti becco in giro ti stupro per bene”: questi sono solo alcuni degli oltre 50 mila commenti con minacce di morte rivolte alla content creator content creator attiva nel campo dei diritti, dal lavoro alle donne, Cristina Irrera, 26 anni originaria della Sicilia e che vive a Milano. Nel 2022 si era già parlato di lei quando in metropolitana era intervenuta durante una rapina e aveva denunciato il problema dei borseggiatori.

Le minacce ai post. “Appena beçco te o Cristina Irrera vi faccio spūtare s4ngue dalla bocca”, “spero che tu avrai un lutto famigliare e il prima possibile, te lo auguro zøççøIa”, “Useró La faccia tua e quella di Cristina Irrera come sacco da boxe” si legge ancora sotto i post di amici e follower della content creator. I commenti sono iniziati il 9 febbraio e non si sono mai fermati, anzi. A luglio hanno iniziato a prendere di mira anche conoscenti, familiari, amici, follower, il suo ragazzo e anche i suoi datori di lavoro. “A febbraio mi sveglio e trovo sotto i miei post 150 messaggi e commenti di minacce di morte. Da allora, qualsiasi cosa pubblichi su Instagram arriva con questo corredo. A luglio poi i commenti hanno iniziato a colpire anche persone che non c’entravano nulla con me. Sono arrivati ad almeno 300 persone diverse, anche persone che non vedevo da anni. “Ho anche provato rendere privati i follower – dice – ma quando lo faccio poi scrivono a mia sorella con le stesse minacce”.

L’indirizzo di casa. Poi, qualche giorno fa, Irrera ha visto apparire sotto i suoi post su Instagram non solo i soliti 150 messaggi di minaccia ma anche, a ripetizione, il suo indirizzo di casa e quello del lavoro. Tutto online. Un cambiamento arrivato dopo che la ragazza ha postato una storia sull’esondazione del fiume per il maltempo. “Avevo denunciato alla Polizia Postale in estate – spiega – e ora ho integrato la denuncia. Ho postato la storia senza pensarci ma come hanno capito dove fossi? Inizio ad avere un po’ d’ansia, è diventato un problema soprattutto a livello lavorativo perché scrivono anche ai titolari”. Conoscono il nome del suo cane, che vive col suo ragazzo, hanno diffuso il nome del bar dove lavora. “Ho dovuto lasciare alcuni impieghi a causa di questa situazione”. I commenti, racconta, sono iniziati dopo un suo video sulla chiusura di un sito tedesco di condivisione di materiale pornografico senza consenso. Ma potrebbero dipendere da qualsiasi cosa, saranno le indagini a scoprirlo. O almeno si spera.

I profili. I messaggi e i commenti, infatti, arrivano da centinaia di diversi utenti con account apparentemente reali. “Alcuni mi hanno contattato per dirmi che non c’entravano e che gli avevano hackerato il profilo – dice Irrera – ma tutti avevano un filo comune: avevano utilizzato in passato un sito per acquistare follower che gli ha rubato le credenziali non appena avevano fatto l’accesso”. E poi? “Qualcuno ha dato in pasto questi commenti a un sito dove è possibile commissionarli: lui segnala quali vuole e questo sito, tramite account che ha rubato in precedenza, va a commentare i post indicati da chi acquista” ci spiega Riccardo, conosciuto come “PaccaFaCose”, youtuber esperto di analisi online. “I profili rubati sono probabilmente quelli sottratti a chi ha provato a comprare follower da un altro sito”. Per ora, il sito che accomuna circa una quindicina degli utenti con cui Riccardo e Cristina sono riusciti a parlare è turco, “così come i profili rubati sono di account di utenti indiani, pachistani, arabi e turchi perché sono gli utenti che più di altri comprano follower” spiega Riccardo. Scoprire chi si cela dietro l’ordine dei commenti potrebbe quindi essere difficile. “Abbiamo visto la tua live e sappiamo che tra poco sarai intervistata – le hanno scritto ieri – , sappi che CHIUNQUE proverà a metterci i bastoni fra le ruote verrà preso di mira proprio come è successo a te, voi non avete capito con chi avete a che fare”.

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