Sfruttamenti e minacce, nei bingo dei Gennuso c’era chi non si divertiva: erano i dipendenti
Lavoro estenuante, paghe inesistenti. In aula i racconti: gli accordi non onorati nel passaggio con la nuova gestione, e persino il baby-parking dove i genitori, per andare a giocare, lasciavano i figli. "Il turno del pomeriggio finiva alle 6 del mattino: mi davano 150 euro e alcune sere avevo anche 70 bambini: se c'era un controllo li dovevo nascondere"
Pressioni e minacce ai lavoratori. Ore di lavoro estenuanti e senza sosta, per misere paghe. È il racconto di alcuni ex dipendenti delle sale bingo di Palermo di proprietà degli imprenditori Giuseppe e Riccardo Gennuso (il figlio), durante il processo che li vede imputati per tentata estorsione nei confronti proprio degli ex lavoratori. Gens Gennuso […]
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