Le carte

Dell’Utri, la casa per la figlia: prezzo 1,2 milioni

La consulenza sui flussi finanziari - L’ex premier compra un immobile a Città Studi. Un altro milione per ristrutturarlo

18 Marzo 2023

La telefonata del 2020 di Marcello Dell’Utri che legge la lettera per Silvio Berlusconi si conclude proprio quando, dopo aver chiesto aiuto economico all’amico Silvio, Marcello passa ad analizzare la questione della casa comprata a Milano da una società della galassia Berlusconi ma in uso alla famiglia Dell’Utri.

La Dia spiega nella nota di 154 pagine del 15 settembre 2021 così i suoi sospetti sulla storia della casa milanese “destinata alla figliadi Dell’Utri” per la quale la moglie di Marcello nel 2019 aveva siglato un preliminare. “Appare sospetto, se non addirittura delittuoso, (ma i pm non risulta abbiano contestato nulla sul punto Ndr) l’intervento in fase di acquisto dell’immobile di una società riconducibile a Berlusconi Silvio,(…) semplificando, l’immobile è stato ceduto alla Immobiliare Dueville S.r.l. al corrispettivo di € 1.200.000,00 più IVA e immediatamente prima del rogito, il preliminare con la signora Ratti è stato risolto tramite la restituzione alla donna, da parte della società (…) S.r.l., della caparra precedentemente versata. L’Immobiliare Due Ville, spiega la Dia, fa parte della galassia di Silvio Berlusconi “il quale ha acquistato l’immobile per destinarlo comunque alla famiglia Dell’Utri, sostituendosi nell’atto di compravendita a Miranda Ratti e, di fatto, la sua interposizione ha non solo comportato che il costo, elevato, se lo sia assunto lui, operando di fatto una ulteriore regalia, ma ne ha anche mascherato la effettiva formale destinazione, sottraendo la riconducibilità della proprietà dello stesso bene ai coniugi Dell’Utri-Ratti”. Inoltre, sempre secondo la Dia, la ristrutturazione sarà a carico della società del gruppo Berlusconi e “avrà un costo quantificato in circa 1.200.000,00 euro, pari al prezzo di acquisto. Quindi al termine dei lavori, la villa dovrebbe avere una valutazione di circa€ 2.500.000,00”.

Sono due i documenti più importanti depositati al Tribunale del Riesame di Firenze dai pm Luca Tescaroli e Luca Turco. Oltre all’informativa della Dia sopra citata c’è la relazione dei consulenti dei pm che analizza i primi flussi finanziari della Fininvest di Berlusconi negli anni ‘70. Sono carte provenienti dall’indagine principale dei due pm (chiusa con archiviazione più volte già in passato e riaperta) su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri per l’ipotesi di concorso in strage per i fatti del 1993. La consulenza tecnica di 517 pagine del 11 maggio 2022 oltre ai primi innesti di capitali nelle società di Berlusconi tratta anche i rapporti finanziari tra Marcello e Silvio. I documenti sono stati depositati nel procedimento sulle perquisizioni presso i terzi non indagati, Nunzia e Benedetto Graviano, i fratelli di Giuseppe Graviano. L’avvocato dei fratelli non indagati, Mario Murano, ha impugnato fino in Cassazione sostenendo che i fratelli non c’entravano nulla e che non si poteva perquisirli per cercare prove dei rapporti presunti di Giuseppe Graviano con Berlusconi. Per convincere il Tribunale della correttezza dei loro sequestri presso terzi, i pm hanno depositato le carte relative all’indagine principale e Repubblica negli ultimi giorni ne ha pubblicato alcuni stralci.

La relazione dei due consulenti analizza i generosi contributi passati di Berlusconi aMarcello ma non trae conclusioni nette: “Dall’analisi degli atti a disposizione degli scriventi, pur rilevandosi l’effettiva esistenza di flussi finanziari (erogazioni con modalità diverse) da Silvio Berlusconi a Marcello Dell’Utri, peraltro confermata dallo stesso Dott. Silvio Berlusconi in sede di udienza, non sembra possibile, allo stato dei documenti esaminati, formulare osservazioni tecniche in termini di conferma e/o di confutazione delle affermazioni dello stesso Berlusconi in relazione alle ragioni sottese a tali erogazioni, quali sostanziali atti di “amicizia”.

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