“Sistema” Mediterranea: i rettori gestivano l’ateneo come casa propria
Nelle carte della Procura, che ha indagato 52 persone, i ruoli di Pasquale Catanoso e del suo successore Santo Marcello Zimbone. Il primo, in particolare, non solo avrebbe determinato carriere e bocciature, ma avrebbe anche utilizzato fondi e carte di credito dell'Ateneo per trasferte e spese personali
“Noi facciamo i prorettori, ce ne fottiamo tre cazzi! Basta!”. “Se cadiamo noi deve cadere lo Stato”. Le parole dell’ex rettore Pasquale Catanoso spiegano tutto sull’aria che si respirava all’Università Mediterranea di Reggio Calabria travolta dall’inchiesta “Magnifica”. La Procura, diretta da Giovanni Bombardieri, aveva chiesto gli arresti domiciliari per Catanoso e per l’attuale rettore, Santo […]
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