Arzano, la città che non se la cava più è ostaggio del clan della 167
Quella dell'allora maestro D'Orta è il fortino degli uomini di Giuseppe Monfregolo: agguati, spari in piazza, racket delle estorsioni e un palazzotto giallo di 72 appartamenti (sito, appunto, al civico 167 di via Colombo) teatro degli affari criminali
Dimenticatevi la Arzano degli anni ’80 di Io speriamo che me la cavo, dipinta come una pittoresca periferia “sgarrupata” di Napoli negli occhi degli scolaretti del maestro Marcello D’Orta. Quei bambini oggi sono uomini che vivono in una città ostaggio di una feroce guerra tra clan di camorra, che lentamente muore tra le bombe, le […]
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