Mangiare bene

Il Cenone di Natale che non pesa sull’ambiente (e non uccide gli animali)

Cruelty free - Le feste sono una fonte di inquinamento, solo per fare qualche esempio: in termini di cambiamento climatico 100 grammi di carne hanno un potenziale di riscaldamento globale fino a 50 volte quello dei legumi. Ecco i consigli per una tavola più sostenibile

Di Paola Segurini (LAV Area Vegan)
21 Dicembre 2021

La pandemia che riprende spazio e la potente crisi climatica devono condurre anche quest’anno tutti a riflettere profondamente sugli stili di vita, sulle abitudini e sulla necessità di mutarli per interrompere in modo concreto e forte la catena dei rischi e dei danni. In un periodo come le festività invernali, in cui si tirano le somme e si fanno progetti per il futuro, ragionare è un must inevitabile. In termini di azioni individuali, tra i naturali e logici passi da compiere, da cittadini e da consumatori consapevoli, ora più che mai, c’è l’orientamento verso le scelte alimentari 100% vegetali.

Il legame tra il ciclo di produzione della carne e l’aumento del rischio di propagazione dei virus, che si diffondono facilmente in ambienti sovraffollati di animali cloni uno dell’altro, come gli allevamenti intensivi, è ormai chiaro, come lo è la dimensione dell’impatto ambientale di questi ultimi, in termini di emissioni e di altri inquinanti.

Il concetto è semplice: meno distruggiamo la natura e più rispettiamo la biodiversità e preserviamo gli habitat naturali, meno creiamo le condizioni che facilitano la propagazione di virus e batteri (come gli allevamenti) e meno causiamo le catastrofiche conseguenze del riscaldamento globale.

In particolare, è importante tener presente che, in termini di cambiamento climatico 100 g, di carne hanno potenziale di riscaldamento globale fino a 50 volte quello dei legumi. Cento grammi di proteine ricavate dalla soia emettono 0,16 Kg di Co2 mentre la stessa quantità proteica proveniente dal bovino ne provoca 12,62 kg. In termini di utilizzo delle non inesauribili risorse naturali, ogni litro di latte di origine animale richiede 628 litri di acqua, mentre il “latte” di soia ne richiede 28,2

Il Cenone di Natale (delle altre feste e degli altri giorni) davvero sostenibile è perciò quello che attinge all’infinita ricchezza del mondo vegetale, che si muove in più attenta e delicata sinergia con il Pianeta, con gli animali e con la salute, in un’azione lungimirante e proattiva.

Le possibilità di creare pasti e piatti pieni di gusto e adatti anche ai palati più esigenti e tradizionalisti sono tantissime, qui solo qualche esempio, nato dalla creatività e dall’expertise degli chef di FunnyVeg Academy.

Cestino della festa.
Hummus di Piselli con cialde.
Roll di Lasagne al Pomodoro.
Seitan con patate croccanti.
Sformato di lenticchie in salsa al prezzemolo.
Torta al cioccolato fondente.

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