Paolo Mieli, burattinaio, Buddha e volpone: le tre vite del “megadirettore”
Scalfari, che lo ha assunto all’Espresso diciottenne, non lo ama. Tanto più che il ragazzo, alla vigilia del ’68, si è infilato in Potere Operaio. Rinnegherà quella stagione, e dopo anche Tangentopoli
Bisogna saperle recitare certe cose. Quando alle 11 di quel lunedì 7 settembre 1992, Paolo Mieli entrò nella sala riunioni del quotidiano La Stampa che dirigeva da 838 giorni, aveva la faccia per metà buia, per l’altra metà compassionevole. Buia per l’indiscrezione che girava da giorni alle sue spalle. Compassionevole per gli interlocutori che lo […]
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