Dopo la strage nell’università in Russia, il suicidio sospetto del capo degli investigatori
Sergey Sarapultsev, il capo del Comitato investigativo federale della città, che aveva studiato proprio in quell'ateneo, si è tolto la vita due giorni dopo il blitz del 20 settembre, costato la vita a sei persone. C'è chi parla di segni di strangolamento, chi di un incontro movimentato con il suo capo
C’è un nuovo fantasma che si agita sotto le penne dei giornalisti russi, un’altra morte misteriosa nella Federazione su cui interrogarsi. Negli ultimi giorni molte vite si sono spezzate a Perm’, la città teatro dell’ultima strage russa, dove il 20 settembre scorso il 18enne Timur Bekmansurov, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ha ucciso sei persone […]
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