Licenziamenti e trasferimenti: basta il ricorso cautelare per bloccarli (in attesa del merito)
La Corte Costituzionale ha stabilito che il ricorso cautelare di un lavoratore, se presentato entro il “prescritto termine di 180 giorni” contro una serie di atti del datore di lavoro, è idoneo a impedire “la decadenza prevista dall’articolo 6, secondo comma, della legge 15 luglio 1966, al pari del ricorso ordinario e della richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato”
Importante sentenza della Corte Costituzionale per i lavoratori che si battono contro un licenziamento che ritengono ingiusto: basta il cosiddetto ricorso cautelare per bloccare (in attesa di entrare nel merito del provvedimento) tutta una serie di atti del datore di lavoro. A essere messo in discussione è un articolo della legge che regola i licenziamenti […]
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