Toghe rotte - I dialoghi intercettati

Da Ermini a Cascini e Mancinetti. La rete delle chat sul nuovo Csm

Molto alto il numero di messaggi in cui sono nominati consiglieri. Lo è di meno quello di chi ha attivamente chiacchierato -

26 Giugno 2020

L’esame delle chat di Luca Palamara in cui compaiono i nomi dei consiglieri del Csm è ancora in corso, ha spiegato ieri il procuratore generale della Corte di Cassazione, Giovanni Salvi. Il numero di chat in cui i membri del Csm sono nominati è molto alto. Più circoscritto l’elenco di chi ha scambiato direttamente messaggi con Palamara. Riportiamo alcuni messaggi. Non tutti hanno ovviamente una rilevanza disciplinare. Toccherà al Csm e alla Procura generale della Cassazione stabilire quali.

Partiamo da quelli del vicepresidente David Ermini che, lo ricordiamo, deve la sua nomina proprio all’asse che Luca Palamara ha creato tra Unicost e Magistratura Indipendente, con l’avallo del parlamentare Pd Cosimo Ferri. Investitura avvenuta dopo l’indicazione del suo nome, in quota Pd, fatta da Luca Lotti e sancita, nel settembre 2018, durante una cena a casa di Giuseppe Fanfani, ex membro del Csm e parlamentare del centrosinistra. E proprio ai giorni in sta per diventare vice presidente del Csm che risalgono i primi messaggi tra Palamara ed Ermini: “Tutto procede bene” gli scrive il primo. “Grazie” gli risponde il secondo. E quando il 27 settembre Ermini viene eletto, Palamara gli invia questo messaggio: “Godo!!!!!!! Insieme a te!!!!”. Il 18 ottobre Ermini gli chiede un aiuto per un convegno di stampo sindacale. Palamara era intervenuto in un contesto simile l’anno prima. Ed Ermini gli scrive: “Mi mandi un paio di punti per la traccia dell’intervento di domani?”. A novembre i due discutono di un altro componente del Csm, Piercamillo Davigo. “Anche stasera Davigo debole…” scrive Palamara, ed Ermini risponde: “Va troppo spesso in tv… secondo me così si inflaziona…”. “Sì, hai ragione, si sta bruciando” conferma Palamara. Ed Ermini: “Alla fine non fa più notizia”.

Scambi di messaggi anche tra Palamara e Marco Mancinetti che nel settembre 2017 gli scrive: “Allora ti do i dati di mio figlio (…)”. “Ok” gli risponde Palamara. Secondo alcune ricostruzioni – che Mancinetti ha sempre smentito, minacciando querele – i dati servivano per l’iscrizione in un’università albanese per la quale Palamara s’era impegnato. Nel febbraio 2018 Mancinetti si esprime sul collega Luciano Panzani: “Cmq leggendo nota di panzani ce da ridere. Lo dovete asfaltare è un matto”. Nel dicembre 2017 commenta il ruolo di Maria Vittoria Caprara, all’epoca magistrato segretario del Csm: “Maria Vittoria Caprara da piu parti viene considerata di Cartoni (Corrado, all’epoca membro del Csm, ndr). Lei è libera di fare quello che vuole ma sta lì a 2200 euro al mese in + da 5 anni con i voti di unicost roma. Questo è intollerabile. Lei se ne deve andare da lì”.

C’è uno scambio di messaggi anche con Giuseppe Cascini: “Ciao Luca. Come va? Hai qualcuno da indicarmi al Coni con cui posso parlare per i biglietti dello stadio? Per portare anche Lollo”. Cascini spiega di avere la sua tessera ma che in segreteria, al Csm, gli hanno detto di non avere altri biglietti. “Se vuoi – risponde Palamara – chiediamo per altro posto alla Roma come per Rocco”. Nell’agosto 2017 invece Palamara scambia messaggi con il fratello Francesco Cascini che sembrano riguardare il suo curriculum di magistrato: “Ciao Luca ho mandato l’integrazione sai qualcosa? Grazie”. “Ti aggiorno tra poco” risponde Palamara. “Grazie” continua Francesco Cascini “Ma secondo te come si mette?”. “Sto cercando di rimetterla a posto. Sono fiducioso” replica Palamara. Il 20 settembre Palamara scrive a Giuseppe Cascini: “Francesco ok”. “Grazie Luca” gli risponde il collega. Il laico M5S Fulvio Gigliotti spedisce solo messaggio d’auguri natalizi. L’augurio di uscire dall’inchiesta di Perugia a testa alta arriva invece da Giuseppe Marra.

Nel 2017 gli scrive anche Michele Ciambellini: “Ho saputo del grande lavoro che stai facendo su Bari! Puoi immaginare quanto sia importante anche per me in prospettiva. Ti ringrazio e ti abbraccio. A presto”. Infine Concetta Grillo che, nell’aprile 2018, in più d’un messaggio spende buone parole per il collega Giuseppe Tigano per gli uffici di Caltanissetta e Agrigento. “Sono profili professionali equivalenti (…) Tigano nostro da sempre ci sta dando una grande mano e al di là di tutto è bravo”.

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