L’intervista

“Io, solitario e la mia Milano che impara attesa e lentezza”

Paolo Cognetti - Lo scrittore premio Strega amante della montagna e la vita al tempo del coronavirus: “Scopro una città capovolta”

6 Marzo 2020

Siamo invitati a stare da soli. A cercare di guarire nella solitudine. Per Paolo Cognetti invece la solitudine è la salvezza, la compagna quotidiana. Ha da poco superato i quarant’anni e ha trascorso buona parte dei suoi ultimi vent’anni tra i boschi, sul fianco e sulla cresta delle montagne che dividono l’Italia dalla Francia. E […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.