l’inchiesta - Giuseppe Graviano

“Scrissi alla Lorenzin per dirle che ero in cella per difendere B.”

Il boss: “Fu nel 2013, il ministero mi accontentò e Berlusconi firmò i referendum radicali”. In aula: “L’ex premier non mi voleva fare uscire perché gli andavo a chiedere di rispettare i patti con mio nonno”

11 Febbraio 2020

Carcagnate. In dialetto siciliano calci violenti. Il boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, pensava che Silvio Berlusconi meritasse questo trattamento. Al pm Giuseppe Lombardo, che lo sta interrogando da tre settimane ormai ogni venerdì (prossima puntata il 14 febbraio) il boss ha spiegato perché l’11 aprile diceva di Berlusconi: “Questa gente merita carcagnate”. Nell’ udienza del […]

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