Venezia

Lo spot elettorale di Zaia e Brugnaro: “Tra sei mesi il Mose potrà funzionare”

Annuncio - “Solo in caso di emergenza” (mai successo in giugno)

8 Gennaio 2020

Quasi miracolosamente il Mose è pronto da entrare in funzione tra sei mesi in caso di emergenza per salvare Venezia dall’acqua alta. L’annuncio è stato dato ieri con una certa enfasi dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e dall’assessore regionale all’ambiente Roberto Marcato, al termine di un incontro che si è tenuto in Prefettura a meno di due mesi dall’acqua altissima del 12 novembre. Peccato che le alte maree tra sei mesi non ci saranno. L’estate risparmia da sempre la città, sommersa invece dal flagello del turismo di massa.

Per trovare statisticamente le prime acque alte importanti bisognerà arrivare a ottobre. Basta scorrere l’elenco dei 25 livelli più alti dal 1923 a oggi : i mesi a rischio sono novembre, dicembre, febbraio, ottobre e aprile.

Alzare le paratoie mobili alle bocche di porto della Laguna di Venezia potrebbe quindi servire tra dieci mesi, non prima. È per questo che le dichiarazioni dei politici sembrano un’avvisaglia di campagna elettorale, considerando che nel 2020 si rinnovano le amministrazioni del capoluogo e della Regione. Il governatore leghista Luca Zaia e il sindaco “fucsia” hanno da tempo raggiunto un’intesa se non di mutua assistenza, almeno di non belligeranza. E questo, nonostante il 13 novembre, a mollo con gli stivaloni in piazza San Marco, Silvio Berlusconi abbia indicato in Brugnaro un ottimo leader di visione nazionale per il centrodestra.

Tra una decina di giorni, il nuovo commissario unico del Mose, Elisabetta Spitz, annuncerà il cronoprogramma. Nessun miracolo, non dovrebbe discostarsi di molto da quanto già previsto dal Consorzio Venezia Nuova: dal 2019 inizio gestione con impianti provvisori, collaudo funzionale entro il 30 giugno 2020, impianti definitivi e inizio della gestione. Il termine per la consegna rimane a dicembre 2021.

Un’altra partita è quella della gestione operativa. Chi deciderà quando alzare le dighe nella fase transitoria e quando il Mose sarà finito? Comune e Regione hanno chiesto di non essere tagliati fuori. “Con il pieno funzionamento – ha detto Brugnaro – si deciderà chi sarà il responsabile della gestione”. Poi, con prudenza ha aggiunto: “L’opera resta a carico dello Stato a cui spettano le decisioni. Regione e Comune non hanno potere esecutivo”.

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.