Gli “affari correnti” di Salvini: guerra alla Trenta sui migranti
Lo sfogo - Nel primo giorno da autolicenziato, il ministro attacca i soliti nemici: stranieri e Difesa. Poi abbraccia Giorgetti e minaccia B.
Matteo Salvini non è più ministro dell’Interno. È sempre in sella al Viminale – dove intende restare “finché lo vorrà il buon Dio” – ma conserva la carica solo per il disbrigo degli affari correnti, come vuole la prassi costituzionale. Il problema è che “il Capitano” dà tutta l’idea di voler interpretare le parole “affari […]
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