Il muro di gomma

Call center – L’esercito dei precari in cuffia. Pagati per sgridare la clientela

Appalti esterni, sedi in Albania e Romania: gli addetti sono circa 30 mila (numero tenuto segreto). Il loro compito è liquidare chi chiama in tre minuti e mezzo

25 Ottobre 2017

“Ragazzi, i tempi! Forza, chiudi la chiamata!”. L’addetto al call center di una compagnia telefonica sente questa frase decine di volte al giorno. A ripetergliela, dietro la sua postazione, è il team leader, il capo-reparto che controlla il lavoro degli addetti in cuffia. Quasi sempre, però, dall’altra parte della cornetta c’è un cliente che, sentendosi […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.