Su Manning libero. Assange beffa Obama
Libia, il generale rifiuta le commesse italiane, ha già in tasca un contratto per due miliardi in armi russe. Il Cremlino vuol tornare a Tobruk come ai tempi di Gheddafi - Ridotta la pena alla sua fonte: l’hacker australiano promette di consegnarsi agli Usa, ma poi dice: “Doveva essere graziato”
Se Barack Obama avesse ridotto la pena a Chelsea Manning per ‘impaniare’ Julian Assange, avrebbe già dovuto pentirsene. Ma di sicuro non l’ha fatto con quella mira. Piuttosto, non gli sarà dispiaciuto misurare l’irritazione e il dispetto del suo successore Donald Trump, che ha giudicato la decisione “deludente”. Rovesciando la frittata, come fa sovente, il […]
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