“Meglio morire una sola volta che tutti i giorni”

“Nel capannone eravamo in 200 - e non c’erano servizi igienici. Le donne venivano violentate, gli uomini offesi e picchiati. Per convincermi a farmi mandare i soldi dai miei genitori e pagare il viaggio mi hanno torturato. Una notte degli uomini armati sono entrati nel capannone e hanno prelevato un gruppetto di eritrei. Li hanno fatti correre mentre loro sparavano, li usavano come bersagli mobili” - “È successo l’inferno, - volevamo solo uscire da quella barca che stava affondando e che mai sarebbe arrivata in Italia. Così ci spostammo tutti su un fianco, la barca ondeggiò fino a capovolgersi. L’acqua era gelida, ne ho visti tanti urlare, piangere e poi finire inghiottiti dal mare. Con me c’era mio fratello di 18 anni, si chiamava Khamid, non l’ho più visto, forse è annegato”

Di Enrico Fierro e Lucio Musolino
3 Giugno 2015

Vengono e ci rubano il pane. Quei barconi sono pieni di terroristi dell’Isis. Sono ladri, puttane e spacciatori. Ma lo sapete che gli immigrati incassano dallo Stato 40-50 euro al giorno? È uno scandalo, li ospitano in alberghi a cinque stelle, in camera hanno la vasca con idromassaggio e si lamentano pure… L’immigrato che affronta […]

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