Tutti sanno tutto sul dna di Yara

La gioia beata e infantile di Angelino Alfano. Le labbrucce contratte del Pd e la convulsa schiera degli anonimi in fila davanti al corpo di Yara per intestarsi le meraviglie del dna: un elogio di mitocondri e tracce ematiche che dagli scienziati s’infiltra saccente nella politica nostrana.
Angelino Alfano
“L’opinione pubblica ha diritto a sapere e ha saputo. Si sente più sicura ora. Non ho divulgato dettagli e non credo che il procuratore ce l’abbia con me, piuttosto si dovrebbe chiedere chi ha inondato il nostro mondo dei mass media di informazioni e dettagli”. È il ministro della Giustizia.
Emanuele Fiano
“A nome personale e del Partito Democratico mi congratulo con il Comandante Generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, e con il capo della Polizia di Stato, Alessandro Pansa. Questo risultato viene dopo anni di tenaci indagini svolte sia con il più elevato livello di capacità tecnologica disponibile, che con le tecniche più tradizionali”. È il Responsabile Sicurezza del Pd.
Letizia Ruggeri
“Il Dna di Ignoto 1 è stato trovato in quantità abbondante sugli slip e sui leggings della vittima, sono stati estratti diversi campioni, alcuni migliori, altri meno, e l’analisi è stata ripetuta in quattro diversi laboratori. Per cui è sicuro che il Dna di Ignoto 1 corrisponde a quello di Bossetti”. È il pm di Bergamo.
Daniela Stradiotto
“L’intuizione è di due biologi della Polizia: un direttore tecnico biologa che lavora al Servizio Polizia scientifica di Roma, e un direttore tecnico biologo in servizio presso il gabinetto regionale della Polizia Scientifica di Milano”. È Direttore del Servizio Polizia Scientifica.
Raffaele Grassi
“Non c’è solo un risultato tecnico dietro la singolarità del caso Yara ma investigatori attenti e capaci di ricostruire una vita pregressa; un caso che un domani potrà essere illustrato nelle scuole di polizia giudiziaria: le critiche che sono state formulate sono ingiustificate. Mai ho visto investigatori così attenti, mai vista una tale mole di dati”. È il direttore del Servizio Centrale Operativo.
Renato Schifani
“Alfano non ha fornito dettagli. E poi, quando si mostrò la faccia dell’attentatore di Brindisi, non si violò forse la privacy?”. È senatore Ncd.
Lello Ciampolillo
“Il giovane ex rampollo di Berlusconi, pur di millantare meriti di certo non propri, ha rivelato notizie riservate in merito alla svolta investigativa nel drammatico omicidio della povera Yara”. È senatore M5s.
Arnaldo Piccinini
“Mi sono occupato dell’esumazione della salma di Guerinoni e ho accertato il rapporto di paternità tra l’uomo e il cosiddetto ‘Ignoto 1’, ossia il dna trovato sugli slip e sui leggings della ragazzina. Ho messo a confronto i dati e il materiale che mi è stato fornito dai carabinieri del Ris con quelli emersi dalle analisi genetiche sui resti ossei”. È ricercatore in scienze biomediche all’Università di Milano.
Mario Parente
“È stato un lavoro enorme, una prova enorme di professionalità perché è stato difficilissimo isolare il Dna con un’operazione di assoluta avanguardia nel settore”. È il comandante nazionale del Ros.
Antonio Bandiera
“Abbiamo avuto la conferma al 100% che il Dna di Massimo Giuseppe Bossetti coincide con quello trovato sui leggings e sugli slip di Yara”. È il comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo.
Fabio Buzzi
“Il nostro centro si era già occupato delle macchie di sangue nel caso di Rosa e Olindo, e anche di via Poma. Stavolta i genetisti hanno gestito un procedimento laborioso, ci sono stati problemi e costi elevati, si parla di migliaia di campioni. Abbiamo lavorato giorno e notte per molti mesi”. Responsabile dell’Unità di Medicina legale all’Università di Pavia.
Simona Bonafè
“Se non portiamo a casa risultati in tempi rapidi, possiamo parlare di Alfano e casi Gambirasio, ma comunque non arriveremo al punto: al Paese servono riforme”. È eurodeputata Pd.
Graziano Delrio
“Credo che Alfano non abbia combinato nessun pasticcio: ha dato un annuncio e non ha rivelato nessun segreto giudiziario, mi pare un caso montato sul nulla”. È il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Giuseppe Lago
“Solo una tecnologia nuovissima come la ricerca delle tracce del Dna è riuscita a superare il muro impenetrabile che trasforma un signor Rossi qualsiasi nell’assassino seriale, scatenato e spietato”. È uno psichiatra, e ci tiene a far sapere di aver appena pubblicato un libro.
Guglielmo Mollicone
“Spero che si riescano a rintracciare le prostitute polacche sparite da Arce il giorno dopo il ritrovamento del cadavere di Serena”. È il papà di Serena Mollicone, uccisa nel 2001.
Carlo Federico Grosso
“La prova del Dna è una delle più inattaccabili. Certo, però, se è su questo punto che vacilla l’accusa, la difesa può avere gioco facile nel tentare di smontare l’intero impianto accusatorio”. Difensore di Annamaria Franzoni.
Fortunato Finolli
“Con il fermo di Massimo Giuseppe Bossetti abbiamo dato un nome a un marziano, abbiamo dato una certezza scientifica alla popolazione bergamasca: non esistono delitti perfetti”. È il questore di Bergamo.