Fellini: “I miei film esistono perché esiste la Donna”
MALINCONICO COME UN CAPRICORNO E LEGGERO COME UN ACQUARIO FELICEMENTE INCOSCIENTE SOLO SUL SET, TRA LUCI, ATTORI E TECNICI AVREBBE VOLUTO NASCERE QUANDO IL CINEMA NON ERA “ROBA PER INTELLETTUALI”
F ederico Fellini per “La città delle donne” ne ha scelte mille: un campionario di sederi, di tette, di sguardi, di gambe. Gentili come fate, oppure inquietanti come maghe, tenere e perverse, vecchie e giovani, matte e fanatiche, bambine e maliarde. Marcello Mastroianni, Snaporaz, un maturo professore di mitologia greca, ripercorre la sua vita, ricordi, […]
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