Kohl e “i compiti a casa” di Roma
Il 4 febbraio 1997, quindici mesi prima del vertice europeo destinato a stabilire quali Stati avrebbero adottato l’euro sin dal primo giorno, sulla scrivania di Helmut Kohl arrivano due documenti. Il primo, lungo tre pagine, è firmato da Sighart Nehring, consigliere economico dell’allora cancelliere tedesco. Oggetto: “Probabili Stati membri dell’Eurozona”. Quattro Paesi (“Grecia, Svezia, Danimarca […]
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