Bisogna tornare indietro di 232 giorni per ripensare all’ultima partita di Nicolò Fagioli, era AtalantaJuventus. Sette mesi dopo la squalifica per scommesse illecite, il centrocampista bianconero torna nella lista dei convocati in vista della sfida del Dall’Ara contro il Bologna. Fagioli ha perso ben 28 partite in questo campionato in seguito alla sentenza inflitta dal Giudice Sportivo. Il termina della squalifica coincide proprio con il giorno precedente alla 37esima giornata di Serie A, motivo per cui il centrocampista bianconero è a disposizione per le ultime due gare della stagione (Bologna e Monza, in casa).

Le scommesse illecite e il patteggiamento
Era il mese di ottobre quando Nicolò Fagioli veniva indagato dalla Procura di Torino per scommesse su piattaforme online illegali. Accuse che sono state confermate in un secondo momento davanti alla Procura Federale, on l’iniziale ipotesi di una squalifica di almeno 3 anni (come previsto dall’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva) Fagioli anche in seguito all’autodenuncia e alla collaborazione con i procuratori ha beneficiato di uno sconto della pena: una squalifica complessiva di 12 mesi, di cui 7 legati all’attività sportiva e 5 commutati in prescrizioni alternative, ai quali si è aggiunta un’ammenda di 12.500 euro (e un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi con un ciclo di almeno 10 incontri pubblici legati alla ludopatia). Un patteggiamento che gli ha permesso, quantomeno, di concludere la stagione.

Durante questo periodo di assenza sui campi, Fagioli ha comunque potuto allenarsi con il resto della squadra. Ora, dopo sette mesi di attesa il ritorno in panchina, con l’opportunità di entrare a gara in corso per fare il suo esordio in questo 2024.

La convocazione in Next Gen sognando l’Europeo
Oltre il ritorno tra i convocati in prima squadra, per Nicolò Fagioli si apre un ulteriore scenario. Il centrocampista bianconero, infatti, potrebbe giocare le prossime partite della Juventus Next Gen, seconda squadra bianconera impegnata nei playoff di Serie C. Il regolamento prevede che se il calciatore è nato dopo il 1° gennaio 2001, non ha disputato più di 50 gare in Serie A e non ha disputato 25 gare da almeno 30 minuti in questa Serie A (2023/2024) può essere preso in considerazione dalla squadra (in questo caso la Next Gen) e convocato anche per un altro campionato. L’obiettivo è quello di mettere più minuti nelle gambe possibili per poter rientrare in condizione e sperare in una chiamata last minute da Coverciano del ct Luciano Spalletti in vista di Euro2024.

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