“Quando è arrivato Leclerc è iniziato il mio declino. Era felice del quinto posto”: Vettel sul suo periodo in Ferrari
“Onestamente mi interessava solo vincere. Volevo il trofeo più grande, sognavo il momento sul podio in cui apparivo vincitore. Inseguivo quel pensiero del lunedì mattina: ‘Ho vinto la gara e mi sento benissimo’”. Sebastian Vettel torna a parlare e lo fa nel podcast Beyond the Grid. L’ex pilota tedesco è stato nel secondo decennio degli anni 2000 il pilota più forte e più vincente: quattro titoli in Red Bull, un dominio senza storia e la sensazione di essere imbattibile. “Vincendo il titolo 2010, ero al mio apice. Poi ho vissuto altri anni di alto livello”.
Nel 2015 il passaggio in Ferrari. Per i tifosi della Rossa, Vettel doveva essere l’uomo della provvidenza, colui che avrebbe riportato la Ferrari al successo che mancava dal 2007, con Kimi Raikkonen. Tedesco come Schumacher, Vettel sembrava davvero l’uomo giusto per il ritorno ai vertici della scuderia di Maranello. I primi anni va vicino al titolo, arriva due volte al secondo posto nella classifica piloti ma senza mai trionfare. “Anche il 2015 è stata una stagione molto positiva. Vale lo stesso per il 2017 e il 2018“, ha dichiarato. “Poi, però, nel 2019 e anche durante l’anno seguente, ero già in declino. Ora posso dirlo, non avevo più quella spinta decisiva”.
2019 che coincide anche con l’arrivo di Charles Leclerc in Ferrari. Anno in cui Vettel ha dichiarato di aver iniziato il suo declino. “Charles aveva davvero tanta energia. Quando arrivavamo quinto e sesto, lui era entusiasta di quei risultati, perché viveva una fase diversa della sua carriera. Era la sua prima volta su una vettura competitiva. In quel momento ho iniziato ad avvertire qualche difficoltà in più”.
Poi arriva il 2020, che dà un’ulteriore svolta alla carriera di Sebastian: “Durante lo stop per la pandemia, ho vissuto una fantastica pausa perché mi sono divertito molto con la mia famiglia. Mentre i miei figli crescevano, ho iniziato a rendermi conto dei problemi del mondo e quanto mi influenzavano. Così ho iniziato a rifletterci. A quel punto non ero più al top”. Nel 2022 l’ultimo anno in Aston Martin, poi il ritiro.