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“Fondi europei a un’azienda che fa affari con l’industria bellica russa e bielorussa”. Procura europea apre un’indagine: 3 arresti

Il progetto in questione, dal budget di poco superiore al milione di euro, ha ottenuto uno stanziamento di 745mila euro da parte dell'Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale (Euspa), di cui 447.272 già erogati
“Fondi europei a un’azienda che fa affari con l’industria bellica russa e bielorussa”. Procura europea apre un’indagine: 3 arresti
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Fondi europei utilizzati per fornire materiale tecnologico all’industria militare russa e bielorussa. È mossa da questo sospetto che la Procura europea antifrode (Eppo) ha aperto un’inchiesta nei confronti di un’azienda lituana sospettata di aver fornito informazioni false per ricevere centinaia di migliaia di euro di finanziamenti da Bruxelles per poi fare affari con soggetti sanzionati. L’indagine, nome in codice Precision, ha finora portato all’arresto di tre persone.

Secondo quanto comunicato da Eppo, dal dicembre del 2023 l’azienda oggetto dell’inchiesta ha avviato un progetto finalizzato alla fornitura di ricevitori universali Gnss (Global Navigation Satellite System) abilitati per l’agricoltura di precisione, dotati di High Accuracy Service (Has). In sostanza, se utilizzati in campo agricolo, questi mezzi permettono di fornire un posizionamento affidabile e ad alta precisione per macchinari agricoli e operazioni sul campo, consentendo una guida e una mappatura precise, senza dover ricorrere a infrastrutture locali. Il progetto, dal budget di poco superiore al milione di euro, ha pure ottenuto uno stanziamento di 745mila euro da parte dell’Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale (Euspa), di cui 447.272 già erogati.

Il problema è che dietro al piano di sviluppo tecnologico sembra esserci, secondo chi indaga, la volontà di utilizzare queste tecnologie a scopi militari, offrendole alla Difesa di Mosca e Minsk. Per ottenere il finanziamento, la società ha presentato una dichiarazione d’onore all’Euspa affermando di non essere soggetta ad alcuna sanzione Ue. L’Eppo sospetta invece che l’azienda abbia legami con cittadini bielorussi e aziende che collaborano con enti dell’industria militare russa e bielorussa e sotto sanzioni. Un elemento allo studio degli inquirenti è il recente cambio di proprietà aziendale, avvenuto nell’aprile 2022, poco dopo l’aggressione russa contro l’Ucraina. In quell’occasione è passata da un cittadino bielorusso a un familiare con doppia cittadinanza statunitense-bielorussa. Il passaggio di proprietà, sospettano, è stato fatto per dare l’impressione che la società non fosse gestita da cittadini bielorussi.

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