I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità: respinto ricorso dei genitori
La Corte d’Appello dell’Aquila ha rigettato il reclamo dei legali contro l’ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila che aveva sospeso la responsabilità genitoriale a Nathan Trevallion e Catherine Birmingham e disposto il collocamento dei loro tre figli minori in una casa famiglia a Vasto. Qui si trova, comunque, anche la madre che può stare con i bambini in alcuni momenti della giornata: può vederli a colazione, pranzo e cena. Per la ‘famiglia nel bosco’ la situazione resta, quindi, quella di cui all’ordinanza che ha portato al trasferimento dei bambini da Palmoli a Vasto il 20 novembre scorso.
I giudici di secondo grado hanno quindi confermato l’ordinanza, ritenendo ancora sussistenti le condizioni che hanno portato all’allontanamento dei bambini dal contesto familiare. Nel provvedimento resta inoltre confermata la sospensione della responsabilità genitoriale. La misura era stata disposta nell’ambito del procedimento avviato dopo gli accertamenti sulle condizioni della famiglia. I giudici hanno individuato “gravi e pregiudizievoli violazioni dei diritti dei figli all’integrità fisica e psichica, all’assistenza materiale e morale, alla vita di relazione e alla riservatezza”.
“Non la definirei in alcun modo una bocciatura”, ha detto l’avvocata Danila Solinas che difende i genitori insieme a Marco Femminella. “La Corte d’Appello, così come fa nel 70 percento dei casi, non hanno ravvisato delle lacune macroscopiche nell’ordinanza” del Tribunale dei Minorenni. “Pur tuttavia, sempre nel corpo della sentenza si dice che sono stati tali e tanti i progressi e comunque la soluzione alle problematiche predisposte dai coniugi, dai genitori, tali da avere una sufficiente probabilità di essere valutata in modo positivo dal tribunale”, ha concluso Solinas, ribadendo il suo convincimento che la Corte abbia riconosciuto i passi in avanti dei genitori per riavere i loro figli..
I piccoli, dunque, non trascorreranno il Natale nella casa concessa ai genitori in comodato d’uso a Palmoli. Semmai, qualora ne facesse richiesta, il padre potrebbe essere autorizzato a trascorrere il 25 dicembre con loro nella casa famiglia. I giudici ritengono infatti che sia necessario più tempo per comprendere i progressi dei piccoli che, all’arrivo in struttura, hanno mostrato sorpresa per vestiti profumati, interruttori e anche per il soffione della doccia. Sia il tribunale che la Corte d’Appello nutrono dubbi soprattutto sull’integralismo della madre. Con gli educatori della struttura – come riporta La Repubblica – ha insistito affinché i figli usino “uno spazzolino con i crini d’asino”.