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Ultimo aggiornamento: 14:11

Meloni non si espone sugli asset russi: “Servono soluzioni sostenibili e base legale solida, ma non sarà semplice” – Video

“La volontà di aiutare il popolo ucraino non è mai stata mai in discussione” ma Meloni riconferma il no all’invio di truppe italiane a Kiev
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante le comunicazioni a Montecitorio in vista del prossimo Consiglio europeo, ha affrontato la questione degli asset russi. Tema che sarà centrale nella prossima riunione dei leader europei a Bruxelles. “Decisioni di questa portata giuridica, finanziaria ed istituzionale non possono che essere presi a livello dei leader e trovare una soluzione sostenibile sarà tutt’altro che semplice. Come sapete – spiega Meloni – l’Italia non ha fatto mancare il proprio sostegno al regolamento che ha fissato l’immobilizzazione dei beni russi, pur non condividendo il metodo utilizzato e – sottolinea – senza tuttavia ancora avallare alcuna decisione sul loro utilizzo”. Per Meloni serve “una soluzione più sostenibile per gli stati membri dell’Unione europea” e per Italia è “sacrosanto il principio secondo cui debba essere prioritariamente la Russia a pagare per la ricostruzione della nazione che ha aggredito ma questo risultato deve essere raggiunto con una base legale solida. Intendiamo chiedere inoltre chiarezza sui possibili rischi connessi alla proposta di utilizzo della liquidità generata dall’immobilizzazione degli asset russi, particolarmente quelli reputazioni, di ritorsione o legati a nuovi pesanti fardelli per i bilanci nazionali”. Se si va verso l’utilizzo degli asset russi congelati “riteniamo sia miope rivolgere le attenzioni su un unico soggetto detentore dei beni sovrani russi congelati, cioè il Belgio, quando anche altre nazioni partner hanno altri asset immobilizzati nei rispettivi sistemi finanziari”.

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