Sparatoria in un campus della Brown University a Providence: due morti, 9 feriti. Fermato un sospettato
È stato fermato in un hotel dalla polizia del Rhode Island il sospettato per la sparatoria avvenuta sabato pomeriggio nel campus della Brown University, dove sono state uccise due persone e ferite nove. Centinaia di agenti di polizia hanno setacciato il campus e i quartieri circostanti, esaminando attentamente i video alla ricerca dell’autore della sparatoria che ha aperto il fuoco in un’aula.
“Il sospettato fermato in un hotel durante la notte nelle indagini sulla sparatoria alla Brown University non è iscritto come studente alla Brown University”, ha riferito una fonte delle forze dell’ordine alla Cbs. Mentre la Cnn fa sapere che la persona fermata “aveva due armi da fuoco in suo possesso al momento della detenzione”. Una troupe dell’emittente, che alloggiava nell’hotel, ha visto gli agenti bussare con forza alla porta di una stanza e intimare alla persona di uscire, mentre un’ingente presenza di forze dell’ordine federali e locali si radunava all’esterno dell’edificio. La persona fermata ha circa 30 anni, secondo il capo della polizia di Providence.
La sparatoria è avvenuta nell’edificio di ingegneria dell’università della Ivy League a Providence, Rhode Island, durante gli esami finali. Il video di sorveglianza diffuso dalla polizia mostra il sospetto, vestito di nero, che si allontana con calma dalla scena. Il suo volto non è visibile e gli investigatori hanno affermato che non è chiaro se il sospetto sia uno studente. Il sospetto è stato visto l’ultima volta mentre lasciava l’edificio di ingegneria e alcuni testimoni hanno riferito alla polizia che la persona, che potrebbe avere circa 30 anni, indossava forse una maschera mimetica.
Il killer è entrato nella palazzina dei dipartimenti di Fisica e ingegneria mentre si stavano svolgendo gli esami e ha aperto il fuoco. Joseph Oduro, 21 anni, studente del quarto anno e assistente didattico che stava facendo una lezione di economia in un edificio di ingegneria del campus ha raccontato al New York Times che la lezione era quasi terminata e gli studenti stavano per andarsene. “All’improvviso, abbiamo sentito degli spari e delle urla nel corridoio”, ha riferito. Circa tre secondi dopo – ha aggiunto – un uomo con una maschera sul viso e un fucile è entrato in classe e ha iniziato a sparare. L’uomo ha urlato qualcosa che, a detta di Oduro, era incomprensibile. Due studenti sono stati uccisi e altre 9 persone sono rimaste ferite. Sei pazienti, secondo quanto riferisce la Cnn, sono in condizioni critiche ma stabili, mentre uno è in condizioni critiche. Due pazienti sono in condizioni stabili.
L’Fbi ha lanciato un sito di segnalazioni per permettere ai cittadini di inviare foto e video prove che potrebbero avere del sospettato. Intanto ci sarà una maggiore presenza di agenti di polizia in città, ma “non riteniamo necessario annullare la festa di Natale”, ha spiegato il sindaco Brett Smiley. “Siamo convinti che potrete andare in chiesa in tutta sicurezza”, ha aggiunto.
È stata “una giornata incredibilmente tragica”, ha scritto in una mail alla comunità universitaria la preside Christina H. Paxson. “La polizia di Providence ha comunicato che il nostro campus deve rimanere in isolamento. È una scena di polizia attiva e la priorità è garantire la sicurezza di tutti”, ha aggiunto. Paxson ha anche fornito un aggiornamento sui feriti. Uno è stato curato e dimesso dall’ospedale, mentre altri sei sono in condizioni gravi ma stabili, uno è in condizioni critiche e uno in condizioni stabili. Inoltre ha detto che gli esami sono stati riprogrammati. “Voglio ringraziare ogni membro della nostra comunità per la gentilezza, la spalla su cui appoggiarsi e il gesto di supporto che so arriverà nelle ore e nei giorni a venire, mentre lavoriamo insieme come comunità per esserci l’uno per l’altro”, ha aggiunto Paxson.
Alle 17 ora locale di domenica (le 23 in Italia) Providence terrà un incontro della comunità, un evento originariamente previsto per l’accensione dell’albero di Natale e della menorah per la prima notte di Hanukkah. “È chiaro che, se possiamo riunirci come comunità e portare un pò di luce stasera, non c’è nulla di meglio che potremmo fare come comunità”, ha spiegato il sindaco.