Muoiono all’improvviso 76 bovini in un allevamento nel Padovano: “Hanno inalato i fumi di oleandri bruciati”
Tutto è nato dall’allarme dato una domenica mattina da un allevatore, nel Padovano: si era accorto che più di un terzo dei suoi 205 bovini da ingrasso, 76 per la precisione, erano morti contemporaneamente, improvvisamente e inspiegabilmente. I veterinari si sono messi subito all’opera per capirne le cause. E da lì, la scoperta: erano stati uccisi dall’inalazione di oleandri bruciati in un campo attiguo all’allevamento. Per la prima volta in letteratura è stato evidenziato che gli oleandri possono essere mortali non solo per ingestione ma anche per inalazione, tanto che la prestigiosa rivista internazionale Frontiers in Veterinary Science ha dedicato all’episodio dell’allevamento del Padovano un approfondito articolo scientifico. E’ uno degli eventi più inaspettati sul quale hanno indagato i veterinari dell’Ulss 6 Euganea.
Dalle prima indagini era stato accertato che non si era in presenza di malattia. Poi la scoperta: da quanto aveva detto l’allevatore erano stati bruciati dei rami di oleandro e il fumo (per via della bassa pressione atmosferica) era entrato nella stalla: i bovini avevano manifestato difficoltà respiratorie. Un familiare dell’allevatore, intervenuto subito dopo il fatto, ha accusato gli stessi sintomi ed è stato portato in ospedale, dimesso qualche ora dopo per miglioramento. Il maggior numero di animali morti inoltre si trovava proprio in prossimità del punto di ingresso del flusso d’aria rispetto a dove era stata fatta la bruciatura. Un familiare dell’allevatore, intervenuto subito dopo il fatto, aveva accusato gli stessi sintomi ed era stato portato in ospedale, dimesso qualche ora dopo per miglioramento dei sintomi. “La tossicità della pianta di oleandro è ben nota – sottolinea il dottor Anselmo Ferronato, direttore Servizio Veterinario Sanità Animale – ma neanche i libri di tossicologia riportano problematiche dovute all’esposizione al fumo derivato dall’oleandro. Abbiamo così coinvolto l’Università degli Studi di Padova per approfondire il caso. Sono stati quindi svolti esami autoptici su alcuni animali morti e diversi esami di approfondimento. Con la collaborazione di diversi laboratori infine si è confermato quanto ipotizzato: dagli esami istologici si sono visti danni compatibili con intossicazione da oleandrina e la stessa molecola è stata ritrovata in diversi organi.