Dopo l’annullamento dell’evento “Democrazia in tempo di guerra” che si sarebbe dovuto tenere al Teatro Grande Valdocco, a Torino trecento persone sono scese in piazza davanti al Comune per dire no alla censura. “Ci hanno chiamato traditori” ha denunciato lo storico Angelo D’Orsi che avrebbe dovuto dialogare con Alessandro Barbero sul palco del teatro. Ma così non è stato a causa del diniego dei vertici della struttura. E così lo storico ha raccolto i messaggi di solidarietà da tutta Italia. Da Enzo Iacchetti a Piergiorgio Odifreddi. Da Marco Travaglio ad Alessandro Barbero. “Ma faremo l’evento a gennaio al palasport con 5mila posti a sedere – annuncia D’Orsi – e sarà la prima tappa di un giro d’Italia per affrontare il tema democrazia in tempo di guerra”.
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