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Ultimo aggiornamento: 17:29

“Non riceviamo soldi pubblici, dovete sostenerci voi”. Travaglio spiega ai lettori perché è il momento di abbonarsi al Fatto Quotidiano a prezzo speciale. Solo fino al 9 dicembre!

L'offerta al prezzo scontato di 99,99 euro scade il 9 dicembre
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​​Buongiorno a tutti, mancano pochi giorni alla scadenza del 9 dicembre per l’abbonamento al Fatto Quotidiano al prezzo scontato di 99,99 euro diciamo 100 euro l’anno, e vi devo ringraziare perché abbiamo ricevuto non solo una marea di nuovi abbonamenti fatti da persone che magari ne hanno fatti anche più d’uno per regalarli ad amici e parenti, ma perché abbiamo ricevuto un sacco di lettere, di email e di messaggi di solidarietà e di disponibilità addirittura a versare dei soldi così a fondo perduto, che noi vi chiediamo di non mandarci ovviamente, ma di utilizzare o per fare l’abbonamento per diventare Soci di Fatto oppure, appunto, per regalare ad altri il Fatto Quotidiano per tutto l’anno, finché c’è la possibilità di ottenerlo per così poco.

Qualcuno ci ha scritto: “Prendete i finanziamenti pubblici”. Ecco, io vorrei essere chiaro: no. Noi siamo nati proprio contro il finanziamento pubblico ai giornali. Pensiamo che il giornale lo debba pagare chi lo legge e non vada fatto pagare a chi non lo legge. C’è una leggenda che circola, in base alla quale i finanziamenti pubblici ai giornali sarebbero stati aboliti. Ecco, sappiate che è una balla colossale. Dal 2001 al 2017 il calcolo spannometrico era che lo Stato avesse dato, per finanziare i giornali all’insaputa dei loro lettori, 4 miliardi e mezzo di euro. Dal 2017 a oggi immaginate a quanto siamo arrivati: probabilmente a 6 miliardi in 25 anni.
In più ci sono finanziamenti che sono impossibili da quantificare, che la Commissione europea e varie, diciamo, reincarnazioni dell’autorità europee versano ai giornali che naturalmente cantano le lodi delle istituzioni e delle politiche europee. Stiamo parlando di milionate e milionate che arrivano ai giornali e che noi abbiamo deciso di, ovviamente, non percepire. È ovvio che farebbe comodo prendere la nostra fetta: siamo, diciamo, nei primi 5 della top ten dei giornali che vendono di più in Italia. Quindi pensate a quanto potrebbe essere ricca e allettante quella fetta di finanziamenti pubblici italiani ed europei per un giornale che non ha santi in paradiso, che non ha cavalieri bianchi che vengono a ripianare le difficoltà di bilancio in un momento in cui, come vi abbiamo spiegato, le edicole chiudono e per cui anche un giornale che è in crescita continua come il nostro, l’unico praticamente che da 2 anni ha ininterrottamente il segno più nelle vendite delle copie digitali e in edicola, però soffre dal punto di vista finanziario, perché come sapete una copia in edicola equivale a 4 o 5 abbonamenti digitali.

Quindi è chiaro che un abbonamento copre quello che prima ci copriva un quinto della copia in edicola che eventualmente fosse venuta a mancare. Però noi non chiediamo soldi pubblici: chiediamo fedeltà, chiediamo amicizia, chiediamo sostegno alla nostra comunità di lettori e facciamo di tutto per allargarla. Il nostro obiettivo non è quello di far pagare il giornale a quelli che non lo leggono, ma di farlo leggere e acquistare a un maggior numero di persone ogni mese, ogni anno.

E per questo vi chiediamo aiuto: diffondete il Fatto Quotidiano e facciamo tutti in modo che la comunità nostra si allarghi, perché possiamo continuare a sostenerci con la forza dei nostri lettori che, come vi ho spiegato, sono i nostri unici padroni.

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