Anziano muore cadendo dalla bici a causa di una buca: a processo per omicidio colposo l’ex sindaco e dirigente comunale
Era il 28 settembre 2023 quando Aldovino Lancia, pensionato di 70 anni, morì all’ospedale Maria Vittoria di Torino circa 24 ore dopo esser caduto dalla sua bici a causa di una buca. L’incidente avvenne in provincia, a Collegno, mentre l’uomo percorreva la strada della Berlia, nei pressi di via Luxemburg. Per quella morte oggi sono finiti a processo Francesco Casciano – ex sindaco della città – e Silvano Tempo, il direttore dell’area comunale di Lavori Pubblici. Un video delle telecamere della zona riprende l’anziano mentre percorre la strada senza casco. Lancia sbatté la testa dopo esser caduto dalla bici.
Indagati per omicidio colposo, la Procura di Torino, con la pm Antonella Barbera, li accusa “per colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia” di aver contribuito all’incidente. Nel capo di imputazione, “fessurazioni di una larghezza compresa tra i 3 e 12 centimetri e profonde fino a 5”. L’ex primo cittadino Casciano rifiuta di commentare la vicenda ma il suo avvocato Luca Cassiani assicura la sua estraneità al “drammatico e fortuito evento”. Nel 2020, Casciano – in quota Pd e candidato alle regionali nel 2024 – era stato nominato “primo sindaco della bici d’Italia” dall’Associazione Autonomie Italiane e, dalla stessa, coordinatore nazionale per la mobilità sostenibile.
La difesa di Tempo è affidata all’avvocato Massimo Davi che contesta la causalità dell’accaduto. Secondo il legale: “Non esiste il nesso causale che dimostri come la caduta dalla bici sia dovuta alla presenza dell’ammaloramento dell’asfalto. Anzi, una perizia aveva accertato come la ruota posteriore montava una camera d’aria non conforme e che era esplosa”. Interviene a commento anche il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che chiede di dare un limite alle responsabilità penali dei sindaci, che “non possono essere i capri espiatori di ogni disfunzione amministrativa o evento tragico”.
Intanto il medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo della vittima, Roberto Testi, ha già testimoniato davanti al giudice. Il processo riprenderà a febbraio.