Bimbi nel bosco, il Tribunale si riserva la decisione: i minori restano in casa famiglia
Almeno per il momento resteranno in casa famiglia i tre figli minorenni (una bimba di otto anni e due gemelli di sei) di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion, la coppia anglo-australiana che vive in un rudere nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti. Dopo aver ascoltato gli avvocati dei genitori, convocati giovedì in udienza, il Tribunale dei minori dell’Aquila si è riservato la decisione su un’eventuale modifica dell’ordinanza cautelare con cui ha sospeso temporaneamente la loro potestà sui bambini, trasferendoli in una struttura protetta dove vivono dal 20 novembre insieme alla madre. I difensori hanno presentato istanza di ricongiungimento urgente, appellandosi a due nuove relazioni favorevoli depositate dagli assistenti sociali e sottolineando tra l’altro che la coppia ha accettato di vivere un immobile messo a disposizione da un privato (un ristoratore di Ortona) in attesa dei lavori necessari a rendere abitabile il casolare (soprattutto per quanto riguarda il bagno).
La legge prevede che la riserva venga sciolta entro cinque giorni, ma il termine non è perentorio e nella prassi viene spesso superato. Resta in piedi, in ogni caso, il ricorso contro l’ordinanza presentato di fronte alla Corte d’Appello dell’Aquila, con l’udienza fissata per il 16 dicembre. “Non sappiamo la tempistica ma siamo fiduciosi, è stata un’udienza caratterizzata da un proficuo confronto“, dice una dei difensori, Danila Solinas, mentre il collega Marco Femminella parla di “dialogo costruttivo tra le parti”. A cavalcare la vicenda in chiave anti-magistrati, come al solito, il leader della Lega Matteo Salvini: “Anche stanotte, per la quindicesima volta, tre bambini non dormiranno nel loro letto, ma in una casa famiglia. Lontani dai genitori e dai luoghi a cui sono abituati. Cos’altro aspettano i giudici per restituire quei bimbi all’abbraccio di mamma e papà?”.