Tre italiani feriti in un assalto di coloni israeliani in Cisgiordania. “Le botte, poi rubati passaporti e cellulari”
Ci sono anche tre cooperanti italiani tra i feriti in un attacco condotto da coloni israeliani nella comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, in Cisgiordania, dopo che gli aggressori hanno fatto irruzione nella casa in cui alloggiavano. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Un quarto attivista ferito è una cittadina canadese. Secondo le fonti, circa 10 coloni israeliani mascherati hanno fatto irruzione all’alba nella residenza dove erano alloggiati gli attivisti, li hanno picchiati e hanno rubato i loro effetti personali, tra cui passaporti e telefoni cellulari.
“Stavamo dormendo quando, alle 5, siamo stati attaccati da un gruppo di coloni armati di bastoni e fucili, erano dieci ed erano mascherati. E’ successo in una zona dove non dovrebbe esserci nessun tipo di presenza israeliana. Hanno cominciato a picchiarci con pugni e a schiaffeggiarci. In particolare calci in faccia, nelle costole, nell’addome, lungo le gambe. Io ho un forte dolore alle costole, la mia collega canadese che era con me hai dei lividi su gambe e addome”. Lo racconta ai microfoni di Sky Tg24 una cooperante italiana parte del gruppo attaccato dai coloni israeliani. “Loro sapevano che eravamo stranieri e, quando se ne sono andati, dopo aver rubato tutta la nostra roba, ci hanno detto “Don’t come back here””, ha concluso.
I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Gerico per le cure necessarie. I tre italiani non sono in gravi condizioni, nonostante lo shock per quanto accaduto: due ragazze hanno riportato ferite lievi, mentre il terzo dovrà restare a riposo tre giorni. Gli attivisti sono stati assistiti dal sindaco di Gerico e dalla polizia palestinese, a cui hanno denunciato l’accaduto. I tre italiani e la canadese partecipano alla Campagna palestinese Faz3a, “iniziativa anticoloniale guidata da attivisti palestinesi per i diritti umani di lungo corso, che mobilita attivisti palestinesi e internazionali per azioni di solidarietà e presenza protettiva in Cisgiordania”, è scritto in un comunicato rilasciato dalla Campagna.
Nel comunicato, Faz3a parla di azione “mirata deliberatamente a intimidire e punire la solidarietà internazionale”, che rappresenterebbe una deviazione nel modello abituale di violenza contro le comunità palestinesi. “Gli attacchi dei coloni nella zona di Ein al-Duyuk sono aumentati drasticamente negli ultimi due mesi, a seguito dell’istituzione di un avamposto coloniale illegale. Da allora, la comunità palestinese subisce quasi quotidianamente aggressioni, intimidazioni, violenze fisiche e furti”. Il gruppo chiede l’intervento internazionale e ai governi italiano e canadese di esercitare pressione sul governo di Israele, sottolineando poi l’immediata attenzione mediatica per i connazionali mentre “le comunità palestinesi aggredite quotidianamente – anche in Area A – rimangono in estremo pericolo e pressoché invisibili”.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani conferma che i feriti non sono gravi anche se i tre sono stati “malmenati”: “Stanno rientrando a Ramallah e quindi dovrebbero essere raggiungibili nel pomeriggio. Quindi cercherò di parlare con loro anche nel pomeriggio” ha detto. “Accompagnavano i bambini a scuola, gli agricoltori o i pastori, come fare una sorta di protezione civile per la popolazione”. Il capo della Farnesina ha anche lanciato un appello (l’ennesimo per dire il vero) al governo di Israele per “fermare i coloni e impedire che continuino queste violenze che non servono alla realizzazione del piano di pace per il quale tutti quanti stiamo lavorando”. “Basta aggressioni – sottolinea -, non è questo il modo per rivendicare anche le proprie ragioni. La Cisgiordania non deve essere annessa, siamo assolutamente contrari, deve essere rispettata la popolazione civile palestinese. E’ gravissimo”.
La foto è d’archivio