Schlein: “Inchiesta su Mps-Mediobanca conferma ruolo opaco di governo”. Conte: “Meloni chiarisca”
Il ministero dell’Economia “ha sempre agito nel rispetto delle regole e della prassi”, fanno sapere informalmente da via XX Settembre precisando che in relazione alle notizie di stampa sull’indagine della Procura di Milano sulla scalata di Mps su Mediobanca, dal ministro Giorgetti non c’è stata “nessuna ingerenza né interferenza”. Parla invece apertamente Matteo Salvini, per il quale “se il ministero dell’Economia dice che è tutto a posto, visto che io faccio il ministro dei Trasporti, non ho dubbi che sia così”. E attacca la magistratura “distratta mentre qualcuno stava azzerando il Monte dei Paschi di Siena e si sia risvegliata quando” la banca “è stata rilanciata”.
È pressoché unanime, però, da parte delle opposizioni, la chiamata di Giorgetti a riferire al Parlamento sul caso. “Il quadro che emerge dall’inchiesta in corso sulla operazione di Mps su Mediobanca conferma le gravi preoccupazioni che abbiamo espresso nei mesi scorsi, in particolare per il ruolo opaco del governo e del Mef – ha scritto in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein – . L’unico interventismo in economia lo ha dimostrato favorendo scalate di cordate considerate amiche, anziché far rispettare il corretto funzionamento delle regole di mercato. La magistratura farà il suo lavoro, ma Giorgetti venga subito a riferire in Aula per chiarire al Paese tutti gli aspetti di questa vicenda”.
Sulla stessa linea il Movimento 5 Stelle, con il senatore Mario Turco che poco prima aveva fatto sapere di aver depositato “un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia sulla gestione distorta e opaca del risiko bancario, caratterizzata da evidenti conflitti d’interesse. L’unica vera iniziativa di politica economica del Governo, mai comunicata né spiegata al Paese, è oggi sovrastata da una doppia, pesante ombra: da una parte l’inchiesta della procura di Milano, che coinvolge i principali protagonisti del risiko, a partire dai vertici di Mps, ancora partecipata dal Mef; dall’altra la procedura di infrazione europea sull’uso selettivo del golden power per ostacolare l’offerta di Unicredit su Bpm”. Secondo Turco “il combinato disposto tra inchiesta giudiziaria e procedura d’infrazione Ue rende il quadro ancora più inquietante. In questo contesto riteniamo che le risposte fornite due giorni fa alle nostre domande dall’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, in Commissione d’inchiesta sulle banche, e secretate, debbano essere acquisite dalla Procura e dalle Autorità di vigilanza per chiarire ulteriori aspetti della vicenda”.
“Sul risiko bancario attendiamo un chiarimento della Presidente Meloni – ha poi scritto sui social Giuseppe Conte – La coincidenza temporale tra un’inchiesta giudiziaria e una procedura di infrazione Ue non è casuale: evidenzia un disegno complessivo in cui il governo sembra aver inciso sul mercato bancario e finanziario ben oltre il perimetro delle proprie prerogative istituzionali”. Secondo il capo del Movimento 5 Stelle, “in un Paese in cui i salari reali diminuiscono, la produzione rallenta e la povertà cresce, è indispensabile che l’esercizio dei poteri pubblici avvenga nella massima trasparenza, nell’assoluta neutralità e nell’esclusivo interesse generale. Per questo continueremo a chiedere chiarimenti. La credibilità del nostro sistema istituzionale e finanziario passa da qui”.
Interviene anche Italia Viva per bocca di Davide Faraone: “Dopo la tranvata rimediata dall’Ue con la vicenda Unicredit, con il caso Mps viene a galla un nuovo brutto esempio della spericolata disinvoltura con cui il governo mette il becco negli equilibri del mondo bancario”, dice il vicepresidente del partito di Matteo Renzi che parla di “una pericolosissima miscela tra amichettismo bancario e un azzardo da apprendisti stregoni del credito. Non vorremmo che a pagarne le conseguenze fossero come sempre i cittadini”. E si aggiunge al coro di richieste di chiarimenti a Giancarlo Giorgetti. Mentre il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova promette di chiedere “lunedì stesso al presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, di chiedere urgentemente al presidente della Camera che venga avviata, ai sensi dell’art. 144 del Regolamento, un’indagine conoscitiva sulle ultime vicende del cosiddetto risiko bancario, e in particolare su tutto quanto accaduto in relazione alla scalata di Mps, partecipata dal ministero dell’Economia, a Mediobanca”.