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Ultimo aggiornamento: 16:15 del 27 Novembre

Sciopero dei giornalisti, il presidio a Roma: “Irricevibile la proposta degli editori di tagliare sui nuovi contratti”

I giornalisti italiani scioperano dopo 20 anni per difendere i diritti e il potere d'acquisto perso
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“Domani i giornalisti e le giornaliste italiane saranno in sciopero, è una protesta che arriva a 20 anni dall’ultimo sciopero per il contratto, stiamo scioperando per il rinnovo del contratto, il mantenimento dei diritti che abbiamo e per aiutare le nuove generazioni ad avere gli stessi diritti e livelli retributivi; gli editori vogliono tagliare il costo del lavoro sui giovani e anche sugli anziani e questo non lo possiamo consentire”. Sono le parole della segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, in piazza Santi Apostoli a Roma per il presidio che anticipa lo sciopero dei giornalisti e delle giornaliste in programma venerdì 28 novembre. “Separare le redazioni in nuovo e vecchi assunti, togliere i diritti ai nuovi assunti per risparmiare anche sui vecchi assunti, è irricevibile. Vogliamo tornare ad essere un valore aggiunto per questo Paese. Scioperiamo per i nostri stipendi – ha aggiunto – che dal 2016 ad oggi, dalla scadenza del contratto precedente, hanno perso il 20% del potere d’acquisto, un dato drammatico certificato dall’Istat a gennaio dello scorso anno”.

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